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Fiction girata a Bassano

"Di padre in figlia"
Ascolti alle stelle
ma bassanesi divisi

Una scena dalla terza puntata della fiction "Di padre in figlia"
Una scena dalla terza puntata della fiction "Di padre in figlia"
Una scena dalla terza puntata della fiction "Di padre in figlia"
Una scena dalla terza puntata della fiction "Di padre in figlia"

BASSANO. Colpo di scena sul fronte della fiction "Di padre in figlia": irrompe il vicepresidente della Vicenza film commission, Roberto Astuni, con la proposta di conferire la cittadinanza  bassanese  al  regista Riccardo Milani. «Nessuno come lui ha mostrato tanto e tanto bene la  città - commenta entusiasta -. Mi muoverò già nelle prossime ore perché possa diventare nostro concittadino ad honorem».

Nel frattempo, in attesa di un finale promesso lieto che più non si può (martedì 2 maggio su Rai1 la quarta e ultima puntata), la città si divide. Tra dipendenze, abbandoni, amori che si infiammano e altri che si spengono, martedì e mercoledì “Di padre in figlia” non si è fatta mancare nulla. E di fronte a un intreccio a tinte forti, la critica  è scatenata sui social, anche qui divisa tra chi ritiene che la comunità bassanese non abbia fatto una gran figura e chi punzecchia alcuni svarioni, e chi, invece, difende lo sceneggiato. Nel dibattito entrano anche i primi cittadini del territorio. L’ex sindaco di Breganze, Silvia Covolo, è critica senza se e senza ma, il collega di Bassano, Riccardo Poletto, apprezza lo sforzo di analisi sociale delle puntate viste finora. 

Di certo gli ascolti tv stanno premiando la fiction targata Rai: la puntata di mercoledì 26 aprile ha ottenuto il 26,53% di share e 6,58 milioni di spettatori.

Lorenzo Parolin

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