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Bassano

«Dammi l’estintore
Io so come fare»
Ma era il piromane

Incastrato dalle telecamere
Il sopralluogo del piromane prima di dare fuoco al vano della finestra in viale Dei Martiri
Il sopralluogo del piromane prima di dare fuoco al vano della finestra in viale Dei Martiri
Piromane tradito dalle telecamere (VIDEO CECCON)

BASSANO. «Dammi l’estintore, sono della Protezione civile, so come fare, ci penso io». E invece era il piromane che ha appiccato il fuoco in viale dei Martiri. Le telecamere hanno ripreso tutto. Indossare un giubbotto mimetico è stato uno degli elementi che hanno permesso di identificarlo e a ciò si è aggiunto il suo spiccato accento laziale. Ma a incastrare il piromane che l’altro giorno ha appiccato il fuoco a un infisso di un magazzino dismesso di palazzo Zelosi che conteneva materiale facilmente infiammabile, è stata la sua spregiudicatezza, unita, pare, alla smania di assistere allo spettacolo da lui stesso inscenato, al punto che per non perdersi nemmeno un istante dell’intervento dei vigili del fuoco: non solo, ha pure dato una mano a contenere le fiamme.

Erano da poco passate le 14 di venerdì quando A.G. bassanese di 56 anni con uno spiccato accento romanesco è arrivato nella zona prossima a Porta Delle Grazie. Si è guardato bene attorno, quando ha avuto certezza di non essere osservato ha estratto dal giubbotto mimetico dei pezzi di carta, forse imbevuti di liquido infiammabile, e li ha infilati con perizia dentro le intercapedini degli scuri di un infisso al piano terreno. Ha preso un accendino, ha appiccato il fuoco, soffiandoci sopra per accelerare la combustione.  Dopo alcuni minuti è tornato davanti al palazzo, per controllare se il rogo si fosse effettivamente innescato, quindi si è messo in disparte ed è rimasto a guardare. È scattato l’allarme, mentre il vicino ostello gestito dalle suore è stato fatto evacuare per precauzione: alcuni clienti sono corsi in strada pure in accappatoio per la paura, mentre i dipendenti dei negozi della via sono usciti armati di estintore per tentare di limitare i danni. E qui è tornato in scena il piromane che ha strappato dalle mani la bombola, spiegando che lui era della Protezione civile e che sapeva cosa fare. Ha spruzzato la schiuma sull’infisso, si è preso i complimenti per il gesto “eroico”, ed è sparito. Gli agenti del Commissariato, intervenuti, hanno subito controllato i filmati della videosorveglianza in zona, ricostruendo in pochi minuti l’intera dinamica dei fatti. Alcuni poliziotti conoscevano il presunto piromane e sapevano che abita a circa 200 metri dalla zona del rogo. Quindi si sono appostati sotto casa sua, hanno atteso il suo rientro e l’hanno accompagnato negli uffici di via Pecori Giraldi dove dopo due ore di interrogatorio ha ammesso tutto. Ora è accusato di danneggiamento a seguito di incendio ma le indagini non sono concluse: anche i vigili del fuoco hanno detto di conoscere il soggetto che sarebbe stato notato, durante le operazioni di spegnimento, nelle vicinanze di diversi incendi, tutti scoppiati per cause ancora ignote.

Francesca Cavedagna

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