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Bassano

Dagli Stati Uniti
per cercare
la sua mamma

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Ann Elizabeth Harwood nel Veronese con lo storico Mario Gecchele che ha svolto le ricerche
Ann Elizabeth Harwood nel Veronese con lo storico Mario Gecchele che ha svolto le ricerche
Ann Elizabeth Harwood nel Veronese con lo storico Mario Gecchele che ha svolto le ricerche
Ann Elizabeth Harwood nel Veronese con lo storico Mario Gecchele che ha svolto le ricerche

BASSANO. Una telefonata, una fortunata serie di coincidenze e il professore di storia si trasforma in 007, completando una vicenda umana scritta in 56 anni, attraverso tre Stati e due continenti: in un mese e mezzo Mario Gecchele, docente di storia all’Università di Verona, è riuscito a trovare le radici di una donna adottata nell’estate del 1963 e cresciuta negli Stati Uniti. Mario Gecchele è di San Giovanni Ilarione ed è da qui che tutto inizia, dalla telefonata che riceve da una concittadina andata in sposa a un soldato americano in servizio alla caserma Ederle di Vicenza. Suo marito è negli Stati Uniti e le racconta di aver parlato con una persona che le ha raccontato la storia della propria moglie: la donna, che è cresciuta in Pennsylvania e che sapeva di essere stata adottata quando aveva un anno, alla morte del padre trova una busta in cui il genitore adottivo ha lasciato i documenti dell’adozione. Scopre così di essere nata a Basilea, in Svizzera, da una signora di Bassano del Grappa che le aveva dato la vita, nome e cognome. La donna, che i genitori adottivi Paul Vincent Harwood e Mary Ellen Considine hanno chiamato Ann Elizabeth, scopre così il suo vero nome, Aurora. Nella sentenza di adozione si legge la volontà della madre naturale, anche lei appunto Aurora, di dare in adozione la piccola indicando però anche il suo luogo di nascita, cioè Bassano del Grappa. Una veloce occhiata a un atlante per scoprire che si tratta di Veneto, proprio la regione in cui lavora e vive quell’amico soldato. Di qui la telefonata in Italia. "Il contatto è nato così e quando il marito della mia compaesana le racconta la storia, vengo subito chiamato in causa. È una richiesta di aiuto in piena regola", racconta il professor Gecchele, "e accetto la sfida commosso". Di qui le ricerche, l'individuazione della sepoltura a Bassano, il contatto con i parenti italiani e l'abbraccio con Ann Elisabeth che ritrova così le sue origini.

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