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«Cultura ancora
senza assessore
Giunta allo sbando»

Le minoranze di centrodestra in consiglio comunale
Le minoranze di centrodestra in consiglio comunale
Le minoranze di centrodestra in consiglio comunale
Le minoranze di centrodestra in consiglio comunale

Centrodestra all’attacco sull’assessorato alla cultura. Il 22 febbraio la titolare del referato, Giovanna Ciccotti, aveva dichiarato di voler chiudere la propria esperienza amministrativa. Due settimane dopo la decisione, il nome del sostituto ancora non è stato ufficializzato e le opposizioni partono all’arma bianca.

«Così non va proprio e non ci sono scuse – attacca il capogruppo di “Impegno per Bassano”, Roberto Marin -. Il sindaco ha detto che si sarebbe preso del tempo per decidere, sono passati quindici giorni e il nuovo assessore non si vede. O il sindaco ha già il nome, e tutta questa manfrina è irrispettosa dei cittadini e del consiglio comunale, oppure brancola nel buio e denota per l’ennesima volta l’inadeguatezza a reggere la città».

Questo mentre il calendario avanza e si profilano scadenze importanti. «Sul fronte turistico – riprende l’ex candidata sindaco, Federica Finco – andiamo verso il clou della stagione senza avere un referente sul fronte culturale e promozionale. Rischiamo di affrontare il periodo culminante dell’anno senza assessore o, peggio, con una figura rimediata all’ultimo momento. Servirebbe uno Sgarbi».

«Tutto questo - aggiunge il consigliere di “Impegno” Stefano Monegato - senza considerare il museo, il cui rilancio ancora non si è visto».

Sulla stessa linea le considerazioni del capogruppo di Forza Italia, Mariano Scotton. «In due anni e mezzo – rileva – abbiamo ascoltato tanti annunci ma visto solo ordinaria amministrazione. La sensazione è che il governo cittadino tenti di salvare il salvabile facendo pagare a una sua esponente colpe che sono di tutta la Giunta. Le difficoltà in cui versa il sindaco nello scegliere il successore, però, dicono da sole l’imbarazzo dell’esecutivo».

Per la capogruppo leghista, Tamara Bizzotto, l’elemento critico è il mancato coinvolgimento del Consiglio comunale. «Un paio di giorni prima delle dimissioni – commenta – abbiamo partecipato a una commissione nella quale l’assessore Ciccotti si è comportata come se fosse saldamente in sella. Meno di 48 ore più tardi, abbiamo saputo tramite un sms che Ciccotti non era più assessore. Alla faccia della trasparenza».

Per Andrea Zonta, capogruppo di “Bassano Congiunta” il nodo è tutto politico. «Com’è possibile - si chiede – mandare a casa un assessore senza avere a portata di mano la soluzione? Le dimissioni di un assessore erano capitate anche durante il nostro mandato ma il sindaco Cimatti le aveva rese pubbliche solo dopo aver trovato il sostituto. Qui, invece, siamo di fronte a un pasticcio: l’assessore che annuncia le dimissioni, ma nel frattempo resta al suo posto, e i settori del Pd che ne hanno chiesto la testa incapaci di assumersi le proprie responsabilità».

Lorenzo Parolin

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