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Bassano

Commissariato ring
Coppia picchia
agenti, arrestata

Il dirigente David De Leo e il sostituto commissario Sollinger
Il dirigente David De Leo e il sostituto commissario Sollinger
Il dirigente David De Leo e il sostituto commissario Sollinger
Il dirigente David De Leo e il sostituto commissario Sollinger

 

BASSANO. Prima fanno il pandemonio in centro, poi fanno il bis in commissariato, dove, ubriachi fradici, mandano al pronto soccorso quattro agenti e danneggiano le celle di sicurezza a calci e pugni. Per una coppia di moldavi, Leonid Bogatiriou e Georgeta Liburciu, residenti nel Veneziano, a Spinea, è così scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale e davanti al giudice a Vicenza hanno patteggiato 4 mesi di reclusione ciascuno, con la condizionale, per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e rifiuto di dare le proprie generalità. Sono stati rimessi in libertà ma adesso la polizia sta lavorando per ottenere l’espulsione dall’Italia e il foglio di via dalla città Bassano.

«Cosa volete da noi, non siamo mica terroristi. Andate a prendere loro: noi siamo moldavi in regola!», e poi giù insulti, urla e bestemmie contro gli agenti che cercavano di placare la loro ira. L’intervento effettuato dai poliziotti domenica notte in via Angarano è cominciato con queste parole, per proseguire poi a tutto volume per una notte di pura follia alcolica.

Era da poco passata la mezzanotte, infatti, quando alcuni residenti di via Angarano hanno chiamato il 113, preoccupati dagli atteggiamenti aggressivi di un uomo e una donna che stavano litigando in strada, infastidivano i passanti, davano in escandescenza per un nonnulla, se ne dicevano di cotte e di crude, prendevano a calci l’arredo urbano, e via così.

Quando è arrivata la prima volante, la situazione anziché tranquillizzarsi si è surriscaldata. Leonid Bogatiriov, 43 anni, e la sua compagna Georgeta Ciburciu, di 50, si sono sdraiati: lui sul marciapiede, lei sulla carreggiata, in preda ai fumi dell’alcol. I due stranieri, fin da subito, hanno preso molto male l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno aggredito con insulti e minacce.

Per prima cosa gli agenti del commissariato hanno chiesto ai due i documenti, che non avevano con loro, o comunque si sono rifiutati di fornirli, pertanto è scattato l’accompagnamento negli uffici di via Pecori Giraldi per prendere le impronte e il fotosegnalamento.

E qui è proseguito lo show da codice penale. Dopo l’identificazione, che ha richiesto non poco tempo per via delle aggressioni sia fisiche che verbali ai poliziotti che cercavano di ricondurre i due moldavi alla ragionevolezza, il delirio ha cominciato ad aggravarsi. I due conviventi erano incontenibili. A quell’ora c’era il cambio turno degli agenti, perciò i montanti in servizio e gli smontanti hanno cercato di placarli insieme e quando i due si sono scagliati contro i poliziotti, quest’ultimi sono stati in grado di contenerli e immobilizzarli, ammanettandoli e portandoli nelle celle del commissariato.

Alla misura precauzionale i due stranieri proprio non ci sono stati, tanto che hanno cominciato a prendere a calci e pugni le stanze con violenza, costringendo gli agenti a richiedere l’intervento dei medici dell’ospedale San Bassiano per somministrare loro dei sedativi.

Prima un valium, che non ha sortito alcun effetto, poi sostanze più potenti per endovena ed è stato a quel punto, per la necessità di tenerli fermi, che sia Bogatirov che Ciburciu (in aula difesi dagli avvocati Piero Zuin e Gianfranca Bressan), hanno aggredito gli agenti procurando loro contusioni a gambe e braccia, che guariranno in 5 giorni. Inevitabile l’arresto, a cui è seguito il processo con rito direttissimo e il patteggiamento a 4 mesi di carcere ciascuno, che non sconteranno per la condizionale.

Francesca Cavedagna

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