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Bassano

Colpo in negozio
con un coltello
Preso rapinatore

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Un momento della conferenza stampa della polizia
Un momento della conferenza stampa della polizia
Rapina con il coltello: arrestato

BASSANO. Un malvivente potenzialmente molto pericoloso. Così gli agenti del commissariato hanno definito il rapinatore che il 10 febbraio scorso avrebbe razziato il negozio di alimentari a pochi passi dal Ponte Nuovo. Ivan Dzaferagic, croato di 41 anni, non andava per il sottile. A dimostrarlo c’è il grosso coltello a serramanico, utilizzato nelle sei rapine messe a segno in tutto il Triveneto, compresa quella avvenuta a Bassano, nei primi giorni del mese. Ma che fosse abituato alla violenza lo attestano anche le bruciature sull’avambraccio sinistro che gli agenti della polizia penitenziaria hanno riconosciuto come ferite da arma da fuoco, un lascito della guerra dell’ex Jugoslavia nei primi anni ’90. Quando Emanuele Perin, titolare della gastronomia “Da Marisa”, si è trovato il croato davanti alla cassa, che gli puntava allo stomaco un coltello, non poteva immaginare quanto fosse pericoloso quel bandito che gli urlava di consegnargli i soldi. Sapeva che era spavaldo, perché aveva agito a volto scoperto; aveva capito che era pratico del “mestiere”, perché non ha esitato un secondo, fino a quando è uscito quasi senza fretta con in tasca circa 700 euro e il portafogli del bassanese. Le indagini degli agenti del vicequestore David De Leo, sostenute da diversi filmati di videosorveglianza, raccolti in mezza provincia, hanno permesso di ricostruire l’intera dinamica dei fatti, fino a Dueville, dove il bandito è arrivato circa un’ora dopo la rapina per tentare di prelevare altri soldi con il bancomat della vittima, senza riuscirci. Nei giorni successivi al colpo messo a segno a Bassano, avvenuto dopo altre rapine nel Veneziano e a Udine, il croato ha raggiunto Padova dove ha rapinato un negozio di via Giotto e una donna a una fermata dell’autobus. Ha usato sempre la stessa tecnica: coltello puntato contro le vittime fino alla consegna dei soldi poi la fuga. Nel capoluogo patavino però gli è andata male, i carabinieri sono riusciti a fermarlo e ad arrestarlo poco dopo i colpi, anche grazie all’immediato allarme dato dalla badante rapinata alla fermata dell’autobus. Condotto in caserma il bandito è stato riconosciuto anche dal commerciante rapinato poco prima in via Giotto che si era recato a sporgere denuncia. Dopo la convalida dell’arresto, Dzaferagic è stato incarcerato al Due Palazzi di Padova. Le indagini non sono finite. Almeno nel Bassanese la rapina è stata eseguita utilizzando una Skoda Fabia di colore bianco. Non è escluso che abbia agito anche grazie all’aiuto di un complice, quel che è certo è che il bandito sia un soggetto estremamente pericoloso. • 

Francesca Cavedagna

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