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Città dello sport «Una bandiera da non ammainare»

Un’imagine dell’edizione 2018 della Città dello sport
Un’imagine dell’edizione 2018 della Città dello sport
Un’imagine dell’edizione 2018 della Città dello sport
Un’imagine dell’edizione 2018 della Città dello sport

Sono numeri importanti, quelli registrati dall’Amministrazione sul fronte della promozione sportiva nell’anno in cui Bassano ha ottenuto la patente di Città europea “a cinque cerchi”. A partire dagli oltre 45mila praticanti, tifosi e appassionati che si sono dati appuntamento negli ultimi dodici mesi in tribuna o sui campi di gioco. «Un dato – commenta l’assessore allo sport Oscar Mazzocchin – che supera il numero di abitanti della città. È come se ogni bassanese avesse assistito o preso parte ad almeno una delle manifestazioni che hanno animato l’ultimo anno». Segno che lo slogan “Lo sport è per tutti”, lanciato nel segno dell’inclusione, ha centrato l’obiettivo. «Il fiore all’occhiello, in termini numerici – prosegue – sono state le ottomila persone presenti in parco Ragazzi del ’99 alla fine di settembre per la Città dello sport in edizione 2018. Un dato fondamentale, perché testimonia l’attenzione per le discipline a torto definite minori, e perché dice quanto si sia diffusa, su questo fronte, la partecipazione in città». A cornice, ci sono le oltre 60 manifestazioni promosse negli ultimi dodici mesi (con 14 eventi “master” di portata nazionale o internazionale) e l’aumento delle voci del bilancio comunale dedicate allo sport. «Tra manifestazioni e contributi per le società abbiamo messo sul piatto 210 mila euro – riprende l’assessore - . A questa cifra, vanno aggiunti 90mila euro raccolti dagli sponsor: in totale sono 300 mila euro spesi per la promozione di uno sport davvero per tutti». E nel segno della promozione, sono andate anche le iniziative formative e culturali. «La collaborazione con l’indirizzo sportivo del liceo Da Ponte – evidenzia Mazzocchin – ha permesso di inserire in calendario un incontro mensile con un campione, per parlare di etica e di valori legati alla pratica sportiva». Tra tutti, l’olimpionico del ciclismo, oggi telecronista, Silvio Martinello e l’iridato nei 3000 siepi ai mondiali di atletica dell’ ’87, Francesco Panetta. «Il bilancio per l’anno che si chiude – aggiunge l’assessore – è completato dagli eventi culturali: una decina tra convegni e mostre, tra le quali l’esposizione dedicata agli sport olimpici nell’Europa della seconda guerra mondiale. Un evento che ha abbinato storia dello sport e promozione dei diritti, come da programma quando abbiamo presentato la nostra candidatura a Bruxelles». Adesso c’è un patrimonio di competenze da conservare e, se possibile, far crescere. «Lo spirito che ci ha permesso di diventare “Città dello Sport” deve alimentare anche le iniziative dei prossimi mesi – chiude l’assessore -. Siamo convinti che uno sport inclusivo, legato alla promozione culturale e attento al dialogo tra le generazioni sia possibile. Per questo, la bandiera con il motto “A Bassano lo sport è per tutti” non sarà ammainata con la fine del 2018, ma continuerà a ispirare le nostre scelte». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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