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Caduta dalla bici Pensionato trovato senza vita nel fosso

Via Tezze a Pianesse, teatro della tragedia
Via Tezze a Pianesse, teatro della tragedia
Via Tezze a Pianesse, teatro della tragedia
Via Tezze a Pianesse, teatro della tragedia

Decide di fare un giro in bici ma a circa un chilometro dalla propria abitazione viene ritrovato senza vita, steso in un fossato, lungo il ciglio della strada. Inutili i soccorsi. La tragedia s'è consumata l'altra sera verso le 19,30 a Pianezze, in via Tezze. La vittima è Franceschino Zambonini, che avrebbe compiuto 75 anni a luglio e che abitava a Mason in via Cantarana al civico 12, a fianco della casa del fratello, vicino ai confini con Pianezze. Non era sposato. Sulla dinamica dell'accaduto, per il quale non risultano comunque responsabilità di terzi, sta indagando la polizia stradale guidata dal responsabile della sottosezione di Bassano Carlo Dalla Costa. La salma è stata trasportata all'obitorio del San Bassiano a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il magistrato che segue la vicenda, la dottoressa Serena Chimichi, deciderà nelle prossime se dovrà essere effettuata l'autopsia. Un malore sembra, al momento, la causa più probabile del dramma, anche se nella caduta la vittima ha riportato diversi traumi. Franceschino Zambonini ha raggiunto l'altra sera Pianezze e si è inoltrato lungo via Tezze girando poi per una stradina laterale senza sbocco, sempre denominata via Tezze, fiancheggiata da un lato da campi, dall'altro da un fossato. Ad un tratto l'uomo si è fermato di fronte all'abitazione dei coniugi Farina. La moglie l'ha notato ed è uscita chiedendogli se avesse bisogno di qualcosa. Il ciclista però si è allontanato. Insospettito, il marito della donna, Giorgio, pensionato di 75 anni, è uscito, rinvenendo qualche decina di metri l'uomo riverso nel fossato profondo circa quattro metri e nel fondo del quale scorre un rigagnolo. Giorgio Farina ha allertato sia il Suem sia la polizia. I sanitari e gli agenti sono subito accorsi ma per Franceschino Zambonini ormai non c'era più nulla da fare. Per fissare la data della cerimonia funebre sarà necessario attendere le decisioni del magistrato del magistrato. «Mia moglie - racconta Giorgio Farina - ha chiesto al ciclista, dopo che si era fermato di fronte a casa, se avesse bisogno di qualcosa, ma quest'ultimo è ripartito senza rispondere. Allora sono uscito per un controllo. Ho seguito con lo sguardo il fanalino della bicicletta che si allontanava. A un certo punto la luce di segnalazione è sparita. Con una pila mi sono allora incamminato lungo la via fino a che ho notato il fanalino nel fossato. C'era anche il ciclista steso a terra, con una gamba in acqua. L'ho raggiunto: non respirava e nemmeno il polso e le arterie del collo pulsavano. Mi sono reso conto di cosa fosse accaduto e ho allertato subito il 118 e la polizia». Giorgio Farina, appassionato di montagna, e che si reca spesso anche sull'Ortigara, proprio per questo suo hobby ha frequentato dei corsi di pronto soccorso e per questo è stato in grado di verificare le condizioni della vittima. «Con Franceschino - conclude il pensionato - ci conoscevamo fin da ragazzi ma negli ultimi ci vedevamo di rado. Non ho capito nell'immediato che fosse lui la vittima. Me ne sono reso solo una volta informato delle sue generalità». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lucio Zonta

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