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Bomba carta contro Busellato

Glu ultras si sono accaniti anche contro l’attaccante Pietro Immello, bruciandogli l’auto
Glu ultras si sono accaniti anche contro l’attaccante Pietro Immello, bruciandogli l’auto
Glu ultras si sono accaniti anche contro l’attaccante Pietro Immello, bruciandogli l’auto
Glu ultras si sono accaniti anche contro l’attaccante Pietro Immello, bruciandogli l’auto

Momenti di paura per Massimiliano Busellato, 26 anni da compiere, centrocampista bassanese in forza al Foggia in serie B. Il ko dei pugliesi nel derby di sabato a Lecce (1-0, con espulsione dello stesso Busellato) ha esarcebato gli animi della frangia più calda della tifoseria rossonera. Alcuni teppisti hanno reso irrespirabile e colma di tensione la notte tra sabato e domenica nel capoluogo pugliese: il giocatore di Bassano si è presentato in caserma dai carabinieri per denunciare l'esplosione di un grosso petardo nel giardino della sua abitazione che l'ha svegliato di soprassalto. A qualche compagno è andata decisamente peggio: all'attaccante Iemmello ignoti hanno dato fuoco alla sua auto, mentre altri individui hanno lanciato una bomba carta all'interno del cortile del Pastificio Tamma, di proprietà dei fratelli Sannella, che detengono il controllo della società sportiva. Un clima di tensione deterioratosi irrimediabilmente coi risultati negativi del Foggia, in piena lotta retrocessione e alle prese con una crisi del club che potrebbe portare a un ritardo nel pagamento degli stipendi e a una probabile ulteriore penalizzazione che farebbe precipitare la situazione in classifica. E il ko nel derby è stata la scintilla che ha reso incandescente l'atmosfera. Questo nonostante le forze dell'ordine avessero intensificato la vigilanza sabato sera al rientro della squadra da Lecce. Busellato adesso è di stanza a Foggia ma d'estate torna nell'abitazione di famiglia in città, ai confini con Cassola. Pur avendo già militato in piazze calde in carriera, mai a Massimiliano era accaduto niente di simile. Un episodio che l'ha turbato, anche se la sua tempra da indomito combattente in campo, sempre l'ultimo ad arrendersi, gli farà indubbiamente superare anche l'inevitabile disagio attuale. Il Foggia Calcio ha preso fermamente posizione contro la serie di attentati con una nota ufficiale in cui giudica “vili e meschini” i gesti subìti, manifestando sdegno e stigmatizzando quanto accaduto, “Fatti che non hanno nulla a che vedere col tifo e che invece infangano l'immagine di un'intera comunità”. Di sicuro la pressione di certe piazze calcistiche ricche di passione popolare esercita un fascino particolare, ma se l'annata prende una brutta china, puà rivelarsi un boomerang. In questo senso la serenità e la tranquillità di un'isola felice come Cittadella, dove Max è sbocciato a grandi livelli, è invidiabile. Massimiliano Busellato, nonostante la giovane età, vanta già una lunga carriera tra i professionisti. La trafila delle giovanili spesa prima all'Eurocalcio Cassola eppoi, a neppure 10 anni, nel vivaio del Cittadella che l'aveva scovato. In maglia granata ha debuttato in B a diciotto anni nel derby col Padova del 2011. Da quel momento è diventato titolare inamovibile e ha raggiunto la nazionale Under 21 nel 2014. Nell'estate del 2015 lo ha ingaggiato la Ternana in serie B, l'anno seguente la Salernitana, nel 2017 il Bari, sempre in B. Il fallimento del sodalizio pugliese ha vanificato il contratto triennale ma il ragazzo non ha faticato a trovare una sistemazione a Foggia. Il deprecabile episodio dell'altra notte non semplifica il rapporto tra Busellato e l'ambiente foggiano, anche se la fervida speranza è che tutto si possa ricomporre. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Vincenzo Pittureri

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