<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Black-out a ripetizione «Sono impianti obsoleti»

Una vecchia cabina elettrica FOTO CECCON
Una vecchia cabina elettrica FOTO CECCON
Una vecchia cabina elettrica FOTO CECCON
Una vecchia cabina elettrica FOTO CECCON

Due black-out in cinque giorni. Se mercoledì scorso era rimasta al buio letteralmente mezza Bassano, anche domenica sera su una parte del centro storico sono calate le tenebre, in particolare in viale dei Martiri e in vicolo XX Settembre. I due episodi hanno destato non poca apprensione e hanno spinto l’Amministrazione a chiedere chiarimenti all’Enel, anche se per il black-out di domenica la causa sarebbe da imputare a un guasto alla linea dell’illuminazione pubblica, che è quindi gestita direttamente dal Comune. Guasto che sarebbe stato provocato dal maltempo. Entrambi i black-out, però, hanno un unico filo conduttore, e cioè la presenza nel territorio comunale di impianti che l’assessore ai lavori pubblici Roberto Campagnolo definisce «obsoleti». «Il sistema dell’illuminazione pubblica della città andrebbe completamente rivisto - afferma Campagnolo -. A Bassano abbiamo circa un’ottantina di quadri elettrici per altrettante linee e 10mila punti luce. Il 70 per cento di questi è obsoleto e quindi più soggetto a guasti e malfunzionamenti. Una situazione del genere diventa difficile da gestire, anche se stiamo lavorando costantemente per migliorarla». Insomma, basta poco per mandare in tilt la rete. Inoltre, come nel caso del black-out di domenica, il ripristino può avvenire soltanto manualmente, con gli operatori del Comune che devono correre sul posto dove si è verificato il guasto per rimettere in funzione l’impianto. Mercoledì scorso, invece, i disagi era causati da una cabina di viale Vicenza, dove arriva l’alta tensione, andata fuori uso, e a farne le spese erano state sia l’illuminazione pubblica sia quella privata, con diverse abitazioni rimaste al buio per una decina di minuti. «È necessario ammodernare tutta la rete - spiega l’assessore Campagnolo - ma per farlo serve un investimento fra i 5 e i 6 milioni di euro, fondi che non abbiamo». Le soluzioni sono quindi due. O procedere a stralci come fatto finora, rimodernando un quartiere alla volta, vedi la sistemazione di Sant’Eusebio e quartiere XXV Aprile, o andare a caccia di un grosso finanziamento che permetta di risolvere le problematiche una volta per tutte. «Stiamo lavorando per valutare quale strada intraprendere - prosegue l’assessore Campagnolo -. Nel frattempo stiamo cercando di fare luce su quanto accaduto negli ultimi giorni». Un obiettivo al quale sta lavorando anche la società Dolomiti Energia. Quest’ultima, infatti, è l’azienda del mercato libero che fornisce l’energia elettrica al Comune di Bassano. La gestione della rete, invece, dipende direttamente dall’Enel. L’Amministrazione ha quindi preso carta e penna e ha chiesto a spiegazioni innanzitutto a Dolomiti Energia. Quest’ultima a sua volta ha scritto all’Enel e attende una risposta. •

Enrico Saretta

Suggerimenti