Avanti con Riccardo Poletto fino alla fine del mandato. Sull’onda del clamore suscitato dalle dimissioni dell’ex capogruppo di “Bassano per Tutti”, Mattia Bindella, i dem bassanesi rompono il silenzio e in due comunicati, della segreteria e del gruppo consiliare, confermano il loro appoggio a sindaco e Giunta. Un appoggio che è tardato giorni ad arrivare.
«Rilanciamo la nostra azione a sostegno dell’ Amministrazione, nel percorso di servizio alla città e di attuazione del programma di mandato che ci unisce ai rappresentanti di “Bassano per tutti” e “Più Bassano” – si legge nel comunicato del capogruppo Gianandrea Borsato - Ringraziamo, inoltre Mattia Bindella per il lavoro svolto in questi tre anni facendo i migliori auguri al nuovo consigliere Alessandro Rossi e a Renzo Masolo, nuovo capogruppo». Dello stesso tenore la nota del segretario cittadino Pd, Luigi Tasca, per il quale «la collaborazione e l’intesa tra le tre liste di maggioranza sono il bene e il futuro della città».
Ai comunicati si aggiunge la voce del vicesindaco Roberto Campagnolo. «Da questa vicenda siamo usciti persino più compatti – è la sua analisi -.Certo, quanto accaduto, deve essere un’occasione per migliorare. Tutto è migliorabile«.
Al netto delle prese di posizione ufficiali, il silenzio della pattuglia democratica nei giorni successivi alle dimissioni di Bindella era apparso quanto meno irrituale. L’ex capogruppo della lista del sindaco aveva accusato il governo cittadino di scarsa trasparenza e partecipazione, sconfessando gli intenti della campagna elettorale. Per intervenire, tuttavia, il Pd ha atteso che prendesse posizione "Bassano per Tutti". E se a stretto giro delle elezioni per Poletto si immaginava un orizzonte decennale alla guida della città, oggi la sua riconferma non sembrerebbe più scontata. Non tutti gli alleati sarebbero compatti nel sostenere una ricandidatura. Non solo: parte dei dem starebbe lavorando per il 2019 ad alleanze più “centriste” sul modello di quelle che avevano portato alla vittoria di Stefano Cimatti. Sul fronte istituzionale l’assessore alla cultura Giovanni Cunico respinge l’ipotesi di una fronda, ma contemporaneamente fa capire che avrebbe gradito che il partito si fosse mosso prima.
Secondo il presidente del consiglio comunale, Carlo Ferraro, invece il silenzio del Pd non deve preoccupare perché«“era giusto che una vicenda interna a una lista venisse affrontata in primo luogo dagli interessati. Resta il dispiacere per l’addio di Mattia Bindella». E sul presunto raffreddamento dei rapporti, Ferraro chiude con un sibillino «Va tutto bene. Non ho problemi con il sindaco. Io». E su questa precisazione, in casa dem potrebbe giocarsi il futuro governo della città.