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Assassinato in Colombia il rossanese Dino Cinel ex prete dello scandalo

L’ex sacerdote Dino Cinel aveva 76 anniLa scena del delitto e del successivo tentato suicidio con i rilievi della polizia di Medellin
L’ex sacerdote Dino Cinel aveva 76 anniLa scena del delitto e del successivo tentato suicidio con i rilievi della polizia di Medellin
L’ex sacerdote Dino Cinel aveva 76 anniLa scena del delitto e del successivo tentato suicidio con i rilievi della polizia di Medellin
L’ex sacerdote Dino Cinel aveva 76 anniLa scena del delitto e del successivo tentato suicidio con i rilievi della polizia di Medellin

Davide Moro Dino Cinel, l’ex sacerdote di 76 anni originario di Rossano espulso dalla Chiesa perché coinvolto in uno scandalo pedofilia a New Orleans, è stato ucciso in Colombia. L’assassino è il suo compagno, un giovane di 18 anni, che poi ha cercato di togliersi la vita buttandosi dalla finestra dell’appartamento di un palazzo di Medellin, nel quale i due hanno abitato per alcuni mesi. L’omicidio è avvenuto giovedì ed è stato proprio il suo compagno ad avvertire la polizia. Secondo la ricostruzione fatta dalle autorità colombiane all’ambasciata italiana a Bogotà, il giovane Santiago Alberto Morales Parra avrebbe reagito con violenza alla decisione della vittima di troncare la loro relazione. Il movente sarebbe dunque passionale. In un momento di rabbia il diciottenne ha preso un grosso coltello e lo ha conficcato nella parte sinistra dell’addome di Cinel, che non ha avuto nemmeno la forza di chiedere aiuto. Il generale Oscar Gomez Heredia, comandante della polizia metropolitana di Medellin, ha spiegato che il giovane ha poi chiamato la linea di emergenza “123” per confessare il crimine. Una pattuglia della polizia è arrivata nell’alloggio nel giro di pochi minuti assieme ai vigili del fuoco e ha catturato il giovane, che in un momento di disperazione ha pure cercato di suicidarsi ma è stato bloccato e arrestato. Il corpo del 76enne è stato trovato disteso nel letto. Sull'omicidio è intervenuto anche il segretario alla sicurezza di Medellin, Andrés Felipe Tobón, il quale ha affermato che l'ufficio del procuratore non sapeva che l’ex sacerdote risiedeva a Medellin da alcuni anni e che non sapeva nemmeno dell’implicazione della vittima in un’indagine sulla detenzione e la produzione di materiale pedopornografico. In queste ore l’ambasciata italiana in Colombia ha avvertito i carabinieri di Rosà e di Cittadella affinché i famigliari di Dino Cinel fossero avvertiti dell’accaduto. Cinel, infatti, è nato a Rossano e dai suoi documenti risulta residente nella cittadina padovana. Al momento però non è dato sapere se la salma sarà rimpatriata e quando. Dino Cinel è finito al centro dello scandalo dei preti pedofili che ha colpito la Chiesa. Quando era sacerdote nella parrocchia di Santa Rita a New Orleans, è finito in tribunale dopo che un collega nella sua abitazione ha trovato un ingente quantitativo di materiale pedopornografico: fotografie e riviste con bambini, oltre a 160 ore di videocassette pornografiche nelle quali lo stesso sacerdote era impegnato in pratiche sessuali. Un processo che è passato in sordina per anni, nel tentativo di non screditare la Chiesa, ma che è esploso in tutta la sua gravità dopo un servizio giornalistico pubblicato da Vanity Fair. Cinel a seguito delle accuse è stato espulso dalla Chiesa e otto anni fa ha cercato di trasferirsi a Cittadella, incontrando l’opposizione dell’allora sindaco Massimo Bitonci. Ripartito, in questi anni ha vissuto in Colombia. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Davide Moro

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