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Applausi alla fiction
«Frutto dell’impegno
di un’intera città»

I Poli delle distillerie di Schiavon che hanno ospitato le ripreseIl regista Milani con Poletto, Astuni e Francesca Cavallin in salaIeri sera in sala Da Ponte la prima della fiction Rai “Di padre in figlia”.  FOTO CECCON
I Poli delle distillerie di Schiavon che hanno ospitato le ripreseIl regista Milani con Poletto, Astuni e Francesca Cavallin in salaIeri sera in sala Da Ponte la prima della fiction Rai “Di padre in figlia”. FOTO CECCON
I Poli delle distillerie di Schiavon che hanno ospitato le ripreseIl regista Milani con Poletto, Astuni e Francesca Cavallin in salaIeri sera in sala Da Ponte la prima della fiction Rai “Di padre in figlia”.  FOTO CECCON
I Poli delle distillerie di Schiavon che hanno ospitato le ripreseIl regista Milani con Poletto, Astuni e Francesca Cavallin in salaIeri sera in sala Da Ponte la prima della fiction Rai “Di padre in figlia”. FOTO CECCON

Il primo applauso è scattato un secondo esatto dopo l’inizio del film. Sullo schermo è apparso il Ponte degli Alpini ed è scoppiato il tripudio bassanese collettivo. Tutti pazzi per la fiction. La prima puntata de “Di padre in figlia” ha visto cittadini e istituzioni riunirsi al Centro giovanile per assistere alla proiezione speciale, mentre il film andava in onda contemporaneamente sugli schermi di Rai Uno. Quattro gli special guest della serata. Due in sala, e cioè l’attrice bassanese Francesca Cavallin e il regista Riccardo Milani, seduto accanto al sindaco Riccardo Poletto. Se Cavallin ha ricordato che il «primo ciak in piazza Libertà è stato come il primo ciak della mia vita», Milani ha sottolineato la professionalità e l’affetto della popolazione bassanese riservati alla sua troupe.

«Per me era un dovere ringraziare questa città - ha affermato -. Siamo stati molto bene e abbiamo apprezzato l’efficienza e il senso della misura che si respirano a Bassano. Molte emozioni, molti passaggi del film hanno preso spunto dal senso del lavoro che si vive in questo territorio».

Gli altri due protagonisti, Alessio Boni e Stefania Rocca, hanno mandato un videomessaggio, proiettato ad inizio serata. Roberto Astuni, di Vicenza Film Commission ha presentato i tre piccoli attori Eleonora Errandi, Nicola Sartori e Jacopo Missana, che interpretano i protagonisti da giovani. A fare gli onori di casa ci ha pensato il sindaco Poletto che ha ricordato gli entusiasmi e i timori all’origine di quest’avventura cinematografica.

«La nostra città questa sera è al “centro” - ha detto -. Ricordo quando i rappresentanti della produzione vennero a trovarmi la prima volta. I nomi del cast erano molto importanti, per cui avevamo il timore di non essere all’altezza della situazione. Ma abbiamo voluto giocarci questa possibilità. Oggi, al posto del timore di quei primi momenti, c’è una grande soddisfazione per la riuscita di una fiction che parla molto della nostra città, dell’Italia e in particolare di come le donne si sono impegnate per farsi strada nel mondo dell’imprenditoria».

L’assessore al turismo Giovanni Cunico ha ricordato le corse a tarda sera per avvisare i commercianti delle ordinanze dell’ultimo minuto che avrebbero limitato la viabilità del centro storico per consentire le riprese.

«Questa fiction è stata una scommessa - ha sottolineato - e non sono mancati i disagi perché c’erano commercianti e residenti che si trovavano ad avere il centro storico bloccato per un paio di mesi. Ma credo che abbiamo vinto questa scommessa e spero che in futuro avremo l’onore di ospitare anche altre produzioni».

Tra le autorità regionali, ha parlato l’assessore al sociale Manuela Lanzarin, che si è dichiarata fiduciosa sul grande richiamo che il film avrà per il turismo della città. «Con le riprese la città ha avuto un indotto di un milione di euro - ha sottolineato Astuni - Da oggi ci aspettiamo molto da questa fiction».

Enrico Saretta

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