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«Alla Ss. Trinità serve una rotatoria »

L’incrocio tra viale Diaz, viale Vicenza e via Ss. Trinità
L’incrocio tra viale Diaz, viale Vicenza e via Ss. Trinità
L’incrocio tra viale Diaz, viale Vicenza e via Ss. Trinità
L’incrocio tra viale Diaz, viale Vicenza e via Ss. Trinità

Troppi incidenti in tre anni all’incrocio “maledetto” in Angarano, tra via Ss. Trinità, viale Vicenza e viale Diaz: per mettere le cose in ordine è necessaria una rotonda.

La richiesta arriva dal presidente del quartiere, Gianni Castellan, esasperato dalla continue lamentele dei residenti.

«Di fronte alla chiesa della Trinità – commenta Castellan – le cose non vanno proprio. Viabilità e segnaletica non sono chiare a sufficienza, così quando gli automobilisti, scendendo, arrivano all’altezza di via Foza, procedono diritti, contromano, su viale Vicenza».

Il risultato è che i sinistri non si contano più e che non c’è riorganizzazione della segnaletica, orizzontale e verticale, che tenga.

«Si tratta di un punto critico della viabilità cittadina rispetto al quale ci vuole un intervento radicale – riprende Castellan - Dalla primavera del 2014 la situazione non si è mai sbloccata e, a questo punto, bisogna almeno fare in modo che gli incidenti d’auto non siano la regola». Tutto è cominciato nell’ultimo scorcio dell’Amministrazione Cimatti, quando il riassetto della viabilità alla Trinità, con la costruzione di un nuovo tratto di strada destinato a sfociare a metà di viale Onisto, avrebbe dovuto liberare dal traffico l’area antistante la chiesa, trasformandola in una piazzetta.

«Purtroppo non è andata così – rileva Castellan – e l’elenco delle criticità è lungo. Tra tutte, la trasformazione di via Foza da strada di servizio in arteria principale con relativo sovraccarico di mezzi a motore, il taglio di viale Onisto, perso per le passeggiate, e la confusione alla confluenza tra via Ss. Trinità e viale Diaz, con decine di incidenti. Stando così le cose chiediamo almeno una rotonda, in modo da evitare i sinistri. Ne abbiamo parlato in quartiere e ci sembra l’unica soluzione ragionevole».

Nell’attesa, l’Amministrazione ha fatto posizionare nei giorni scorsi dei jersey bianchi e rossi all'incrocio tra le due vie, in modo da incanalare il traffico. Resta che non si potrà tornare alla situazione precedente il 2014 e che nella sostanza, nonostante disagi e polemiche, il progetto licenziato dall’Amministrazione Cimatti non potrà essere cambiato. A prescindere dalla disponibilità di cassa da parte del Comune per realizzare nuove opere, il timore è, infatti, che se l’Amministrazione Poletto cancellasse un progetto per il quale gli immediati predecessori avevano speso 750 mila euro, la Corte dei conti potrebbe chiedere spiegazioni e mandare i propri ispettori negli uffici di via Matteotti. In questo senso, una soluzione a lungo termine, caldeggiata in particolare dagli ambientalisti di Italia Nostra, potrebbe essere la trasformazione di tutta l’area in zona 30, con successiva realizzazione di una stradina di servizio parallela a via Onisto. «Cominciamo con una rotonda nel punto più critico – chiude Castellan -, poi sediamoci a un tavolo e ragioniamo. Capisco le difficoltà dell’Amministrazione di fronte a una situazione ricevuta in eredità, ma così come sono, le cose non vanno proprio ed è necessario avviare l’iter per un nuovo assetto in tempi più che rapidi».

Lorenzo Parolin

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