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Aggredito al bar
con un cacciavite
Due denunciati

Il giardinetto del bar teatro dell’aggressioneSull’episodio indaga la Polizia del Commissariato di Bassano che avrebbe già denunciato due minorenni per lesioni gravissime
Il giardinetto del bar teatro dell’aggressioneSull’episodio indaga la Polizia del Commissariato di Bassano che avrebbe già denunciato due minorenni per lesioni gravissime
Il giardinetto del bar teatro dell’aggressioneSull’episodio indaga la Polizia del Commissariato di Bassano che avrebbe già denunciato due minorenni per lesioni gravissime
Il giardinetto del bar teatro dell’aggressioneSull’episodio indaga la Polizia del Commissariato di Bassano che avrebbe già denunciato due minorenni per lesioni gravissime

Ragazzo accoltellato in centro a Marostica: lo hanno ferito a colpi di cacciavite. Gli autori sarebbero due minorenni, uno di nazionalità italiana e uno marocchino. Sono stati denunciati per lesioni gravissime dalla polizia del Commissariato di Bassano, che ha svolto un’indagine a tempo di record individuando i presunti responsabili e segnalandoli alla procura presso il tribunale per i minorenni di Venezia.

Tutto è accaduto mercoledì pomeriggio, in un bar del centro. Il ferito è Andrea Poli, 18 anni compiuti da poco più di due settimane. Teatro dell’inquietante episodio, il bar “Porta Breganze”, nel centralissimo corso Mazzini. Il locale pubblico, ovviamente, non c’entra nulla con l’accaduto. È stato soltanto il luogo in cui è stata lanciata una “sfida” finita nel sangue.

«Se hai le p... vieni che sistemiamo la faccenda», avrebbero scritto i due aggressori in un messaggino ad Andrea. Ma perché? Il motivo non è chiaro. Forse si sono sentiti offesi da qualche atteggiamento del ragazzo. Ma lui dice proprio di non saperlo. Quello che è certo è che conosceva i due e si è recato nel bar intorno alle 17, per capire quale fosse il motivo del contrasto. Ad attenderlo nel giardinetto sul retro c’erano i due ragazzi. Ci sarebbe stata una breve discussione, poi lo studente si è sentito colpire da un’arma da taglio. Non è riuscito a capire cosa fosse: forse un coltellino, forse un cacciavite. Quattro colpi alla schiena e uno al fianco. E poi botte, che gli hanno procurato la frattura di una clavicola e altre contusioni. Ma ai pochi testimoni quella è sembrata una semplice scaramuccia tra giovanissimi. Accesa, ma senza armi.

La titolare del bar è accorsa e ha invitato i tre a uscire. Andrea è tornato a casa e ha cercato di non dare importanza alla cosa, per non fare preoccupare i genitori. Ha resistito al dolore più di due ore, tacendo la gravità di quanto gli era appena accaduto. Ma poi i familiari si sono accorti che qualcosa non andava. Il giovane studente si toccava spesso il fianco, aveva un’espressione sofferente. Alle insistenze dei genitori, ha raccontato l’aggressione e mostrato le ferite.

I familiari hanno immediatamente portato il giovane all’ospedale San Bassiano. È stato ricoverato al settimo piano, nel reparto di chirurgia. All’inizio le sue condizioni sembravano molto gravi, ma si è appurato che non era stato intaccato alcun organo vitale e la prognosi è stata rapidamente sciolta. Ieri pomeriggio la sua stanza era piena di gente, i genitori e i fratellini non lo hanno lasciato solo nemmeno per un minuto. Il giovane era dolorante ma sereno.«Potevano ammazzarlo - ha detto un amico uscendo dalla stanza -, il problema è che non c’è più la misura, bisogna stare attenti a ogni cosa». I genitori cercano di proteggere con ogni mezzo la privacy del loro ragazzo: «Le indagini sono in corso, per ora preferiamo non dire nulla, tranne il fatto che siamo immensamente felici che Andrea sia qui con noi».

Francesca Cavedagna

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