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Via da “Agno Chiampo”
Per i rifiuti cambia tutto

La sede della società Agno Chiampo Ambiente.  FOTO MASSIGNAN
La sede della società Agno Chiampo Ambiente. FOTO MASSIGNAN
La sede della società Agno Chiampo Ambiente.  FOTO MASSIGNAN
La sede della società Agno Chiampo Ambiente. FOTO MASSIGNAN

Raccolta rifiuti? Si cambia. Lo ha votato a maggioranza il Consiglio comunale, decidendo di prorogare il contratto in scadenza ad Agno Chiampo Ambiente per un anno, fino a fine 2017, ma nel contempo di avviare le procedure per andare in gara e riaffidare il servizio. Una decisione sulla quale le minoranze hanno espresso dubbi e perplessità, con l'astensione di Pietro Magnabosco di “Un’altra Arzignano” e il voto contrario dei consiglieri della lista “Peretti Sindaco”.

«Perplessità di carattere economico e sull’opportunità del momento – ha detto Magnabosco –: qual è il senso dell’operazione se stanno per diventare operativi i bacini territoriali? E la quota dell’11% che possiede Arzignano?» «Prima avrei fatto una ricontrattazione dei termini contrattuali – ha aggiunto Lorella Peretti – e poi con una gara europea che garanzie avremo che migliori il servizio a costi minori?»

Gli animi in Consiglio si sono anche surriscaldati per qualche parola di troppo. Poi tutto rientrato. Ma il capogruppo della civica “Peretti Sindaco” ha ribadito di ritenere un pasticcio la delibera.

«Il contratto con Agno Chiampo Ambiente risale al 2008 – ha spiegato il sindaco Giorgio Gentilin – e da allora è rimasto invariato nella sua struttura essenziale. Ma l’affidamento in house ha il difetto di non cogliere al meglio le opportunità di mercato. Noi puntiamo a una completa revisione del servizio al prezzo più vantaggioso. Ci siamo affidati a un legale per capire quali strade potevamo percorrere visto che il bacino territoriale Vicenza tarda a diventare operativo. Aca ha fatto il suo lavoro ma serve una revisione del modello di gestione. Con la scadenza del contratto si chiude un ciclo e se ne apre un altro. Al Consiglio chiediamo di cambiare, anche se andremo a prorogare per un anno il contratto considerando i tempi della procedura di gara».

«Non è una questione solo economica – ha detto l’assessore Angelo Frigo – e anche noi speravamo che l’iter per l’operatività dei bacini ottimali fosse più rapida. Abbiamo già prorogato di un anno il contratto con Agno Chiampo Ambiente. Questo è l’unico modo per ridisegnare il servizio di raccolta rifiuti. È sicuramente una sfida. Con il capitolato di gara che individua obiettivi e criteri ci metteremo comunque al riparo da rischi della gara europea. Il confronto con Aca comunque c’è stato».

Sugli obiettivi da raggiungere con il cambiamento, richiesti dal consigliere Magnabosco, è intervenuto il presidente del Consiglio comunale Enrico Marcigaglia, già delegato alle società partecipate. «Partiamo da un dato: Chiampo, 13mila abitanti, paga 885mila euro l’anno. Arzignano, il doppio dei cittadini, 2 milioni 700mila euro. C’è un milione di euro in più quindi, che grava sui cittadini, per lo stesso servizio. E l’obiettivo, almeno per la Lega è raggiungere l’80% di differenziata». Che da un paio d'anni ad Arzignano si attesta sul 70%. E il costo del servizio per il 2017, approvato dal Consiglio, è di 2 milioni 696mila euro.

Luisa Nicoli

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