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Arzignano

Una Madonna
di 2 metri
per Restena

La statua in bronzo è ora esposta nel santuario di Vicenza. COLOFOTOL’opera sarà installata tra le gradinate della chiesa di Restena. A. MAS.
La statua in bronzo è ora esposta nel santuario di Vicenza. COLOFOTOL’opera sarà installata tra le gradinate della chiesa di Restena. A. MAS.
La statua in bronzo è ora esposta nel santuario di Vicenza. COLOFOTOL’opera sarà installata tra le gradinate della chiesa di Restena. A. MAS.
La statua in bronzo è ora esposta nel santuario di Vicenza. COLOFOTOL’opera sarà installata tra le gradinate della chiesa di Restena. A. MAS.

La parrocchia di Restena si regala una statua della Madonna di Monte Berico in bronzo, alta quasi due metri, in occasione della ricorrenza dell’8 settembre e dei festeggiamenti per il 55° anniversario della sua fondazione. Ispirata alla statua del santuario di Vicenza. L’opera arriverà nella frazione dopodomani, nel giorno della festa della patrona della diocesi di Vicenza, per essere collocata davanti alla chiesa, nell’area verde tra le due scalinate di accesso. Ora, però, fa mostra di sé proprio nell’altare della Basilica di Monte Berico, sotto alla statua scolpita in marmo. E molti fedeli si fanno fotografare accanto all’opera, incuriositi da questa presenza.

Don Pietro Savio, parroco di Costo e Restena spiega: «Restena è l’unica chiesa della diocesi dedicata alla Beata Vergine Maria di Monte Berico. E siamo nell’anno giubilare della misericordia, di cui è madre proprio la Madonna». Così, se per i 50 anni della parrocchia, frazione di 800 anime a qualche chilometro dal centro cittadino, i fedeli hanno contribuito all’acquisto dell’organo per la chiesa, ora arriverà la nuova statua della Madonna, realizzata dalla fonderia artistica Guastini di Gambellara. Quattro mesi di lavoro per un’opera di un metro e 87 di altezza e oltre 3 quintali di peso.

La comunità parrocchiale, quindi, si prepara alla festa, che è già iniziata in questi giorni. Prima con la sagra, ora con le celebrazioni per il 55° anniversario e le serate mariane insieme a padre Giuseppe Zaupa che arriva dal santuario di Monte Berico di Vicenza, proprio dove si trova attualmente la nuova statua della Madonna. Giovedì 8 settembre infatti alla prima messa delle 6 nella basilica vicentina verrà benedetta, prima di partire in processione per arrivare alla chiesa di Restena, dove verrà accolta dalla comunità. Una celebrazione per cui si sta lavorando da tempo. Saranno presenti tra gli altri anche l’arciprete e vicario foraneo monsignor Mariano Lovato e il sindaco Giorgio Gentilin. Il programma prevede la messa alle 10 subito dopo l’arrivo della statua.

E durante la celebrazione don Pietro Savio saluterà la comunità, per essere trasferito a Tezze sul Brenta e Stroppari dal 17 settembre. Un saluto quindi che arriva un momento particolarmente significativo per la comunità, dopo dieci anni di sacerdozio a Costo e Restena. «L’idea della statua è maturata ripercorrendo la storia della parrocchia di Restena - racconta don Pietro Savio - qui una volta c’era un capitello in marmo e pietra con la Madonna donato alla comunità dalla famiglia Cappelletto. Quando è stata sistemata la piazza, è stato riconsegnato alla famiglia». Una storia, quella della chiesa, raccontata nel libro “Restena. Una comunità in cammino”, presentato nei giorni scorsi, edito da Berica Editrice e scritto da Landino Filippi Farmar, che ha ricostruito le vicende parrocchiali dalla nascita nel 1961. «All’idea della statua, tutte le famiglie hanno dato il proprio contributo, anche le coppie giovani, nonostante il mutuo - spiega don Pietro - altri fondi sono arrivati dalla sagra. Anche in parrocchia abbiamo fatto i conti, come in ogni buona famiglia: la nuova statua è costata circa 18 mila euro. Ma la gente, se motivata, risponde sempre a questi progetti: lo ha fatto per l’organo e per la statua ora».

La nuova creazione in bronzo verrà portata da Monte Berico a Restena con un furgoncino, ma sarà scortata in processione a piedi da una ventina di giovani e sportivi della parrocchia, con la fiaccola che servirà ad accendere il lume nella chiesa di Restena. «Sarà un momento importante per la comunità - continua a raccontare don Pietro Savio - la statua diventerà un altro riferimento di fede in una comunità costruita grazie ai parrocchiani che si sono prodigati per questo. Dispiace certo lasciare proprio ora Restena e Costo. Devo solo ringraziare per questi 10 anni vissuti insieme. Ma i cambiamenti avvengono con serenità. Perché noi sacerdoti siamo a servizio delle comunità in cui veniamo chiamati ad operare».

Luisa Nicoli

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