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Un polo riabilitativo veneto per il cuore

L’ospedale di Lonigo riconvertito in polo di riabilitazione diventerà fiore all’occhiello dell’Ulss 8. A. MAS.
L’ospedale di Lonigo riconvertito in polo di riabilitazione diventerà fiore all’occhiello dell’Ulss 8. A. MAS.
L’ospedale di Lonigo riconvertito in polo di riabilitazione diventerà fiore all’occhiello dell’Ulss 8. A. MAS.
L’ospedale di Lonigo riconvertito in polo di riabilitazione diventerà fiore all’occhiello dell’Ulss 8. A. MAS.

L’ospedale di Lonigo, riconvertito in polo di riabilitazione provinciale, diventerà un fiore all’occhiello dell’Ulss 8 Berica, che dal primo gennaio riunisce le unità socio-sanitarie di Vicenza e Arzignano. E sarà un punto di riferimento importante per la riabilitazione cardiologica di tutto il Veneto.

È in fase di avvio, infatti. la gara d’appalto per il primo stralcio di trasformazione della struttura, come da schede regionali, per un investimento di 2 milioni 400 mila euro: 2 milioni di finanziamento dalla Regione e 400 mila euro con fondi propri dell’unità socio-sanitaria. Per un intervento che andrà a trasformare il terzo piano dell’ospedale in palestra e degenze di riabilitazione cardiologica.

«L’ospedale di Lonigo sarà l’unico centro pubblico di riabilitazione cardiologica della Regione - spiega Giampaolo Stopazzolo, direttore medico ospedaliero degli ospedali dell’Area Ovest -. E, comunque, il polo riabilitativo più importante, con la riabilitazione ortopedica, che già dispone di una piscina all’avanguardia, con la riabilitazione neurologica di riferimento per le lungodegenze e con la novità della riabilitazione cardiologica, per complessivi 110 posti letto».

I lavori del primo stralcio dovrebbero partire tra aprile e maggio, una volta espletati i procedimenti della gara d’appalto, e sarà necessario un anno per un intervento che prevede anche l’adeguamento antincendio dell’ospedale. «Per realizzare l’area dedicata alla riabilitazione cardiologica al terzo piano saranno necessari sei mesi - spiega l’ing. Filippo Paccanaro, responsabile del procedimento di riconversione del polo ospedaliero -. Si andrà a lavorare su spazi già dismessi, quindi, che prima ospitavano le chirurgie e due sale operatorie. Queste ultime saranno demolite per creare la palestra riabilitativa. Le degenze di riabilitazione cardiologica, oggi al primo piano, si trasferiranno al terzo aumentando da 12 a 16 posti letto. Consentendo così, negli spazi che andranno a liberarsi, anche un incremento dei posti di riabilitazione ortopedica».

Sarà invece più complesso l’intervento di adeguamento antincendio, che interesserà tutti i quattro piani della struttura principale delle degenze. «I lavori verranno realizzati con l’ospedale operativo - continua Paccanaro - che attualmente dispone di circa 90 posti letto, 12 di riabilitazione cardiologica, 30 di lungodegenza e gli altri di riabilitazione ortopedica».

Aggiunge il direttore generale dell’Ulss 8 Berica, Giovanni Pavesi: «Questo investimento rappresenta la migliore risposta a quanti paventavano che la riforma sanitaria regionale portasse al declino le strutture ospedaliere periferiche che al contrario saranno valorizzate».

Lo studio di fattibilità per la conversione dell’ospedale in polo riabilitativo prevede un investimento complessivo di 5 milioni 500 mila euro: 800 mila già investiti, 2 milioni 400 mila euro per il primo stralcio prossimo al via. Resta poi da definire il secondo stralcio relativo a parte del piano terra, con la palestra di riabilitazione a doppia valenza per utenti interni ed esterni, e la ristrutturazione del secondo piano. Nel 2017 asi procederà anche con l’adeguamento antisismico, per un altro milione di euro di spesa.

Luisa Nicoli

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