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Un pezzo della terrazza
crolla in piazza Marconi

I vigili del fuoco con il pezzo di marmo caduto in piazza Marconi.  L.N.
I vigili del fuoco con il pezzo di marmo caduto in piazza Marconi. L.N.
I vigili del fuoco con il pezzo di marmo caduto in piazza Marconi.  L.N.
I vigili del fuoco con il pezzo di marmo caduto in piazza Marconi. L.N.

Oltre 40 chili di pietra piombati in piazza Marconi da un terrazzino dell’edificio al civico 5. È accaduto domenica sera verso le 21.15 in centro storico, a due passi dal municipio. Fortunatamente in pieno week-end di ferragosto, con le piazze quasi deserte e in orario di chiusura dei negozi sottostanti. Altrimenti le conseguenze sarebbero potute essere ben diverse.

Nessun danno quindi a cose o persone, non c’erano auto parcheggiate in zona in quel momento. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco di Arzignano e la polizia locale, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area e a transennare quella porzione di piazza interessata dalla caduta della pietra. A staccarsi è stato una sorta di manufatto, peso tra i 40 e i 50 chili, che sostiene una terrazza al primo piano dell’edificio, sopra ad un negozio di abbigliamento. Da una prima ipotesi secondo i rilievi dei vigili del fuoco, a causa di una crepa a filo del muro da dove si è spezzato il manufatto o di un’infiltrazione.

Erano sette gli elementi di arredo sulla facciata dell’edificio sotto il poggiolo, adesso è ben visibile lo spazio lasciato dal manufatto caduto. E ieri, giorno di mercato nelle piazze del centro, è stato necessario per questioni di sicurezza spostare un paio di banchi mentre l'area, che resta transennata, attirava l'attenzione dei cittadini, che guardavano incuriositi i resti dei calcinacci ancora evidenti sulla piazza.

Il sindaco Giorgio Gentilin ha firmato l’ordinanza, predisposta dall’ufficio tecnico dopo un sopralluogo, che intima ai privati proprietari dell’edificio di mettere da subito in sicurezza l’immobile e di provvedere al ripristino e alla sistemazione dello stesso in via definitiva entro 10 giorni. «Ho seguito la vicenda e sono andato a verificare la situazione – precisa il primo cittadino – per fortuna in quel momento non stava passando nessuno. Ma resta la preoccupazione. Siamo nel cuore della città e c’è il rischio di caduta di altri manufatti di sostegno del poggiolo o addirittura dello stesso ripiano del balcone. Ci sono crepe e muffa in stato avanzato, anche se non è da molto che l’edificio, una volta noto come palazzo San Marco, è stato ristrutturato. Abbiamo provveduto con un’ordinanza urgente di messa in sicurezza destinata ai proprietari dell’immobile, dove si trovano negozi, uffici e appartamenti, e i privati hanno dato massima disponibilità ad intervenire subito».

In queste ore quindi si sta procedendo alla verifica della stabilità degli altri manufatti prima di procedere con i lavori di messa in sicurezza.

Luisa Nicoli

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