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Arzignano

Un cittadino dona
un buono spesa
a cento famiglie

Il parroco don Lovato ha accolto le famiglie a cui è andato il bonus
Il parroco don Lovato ha accolto le famiglie a cui è andato il bonus
Il parroco don Lovato ha accolto le famiglie a cui è andato il bonus
Il parroco don Lovato ha accolto le famiglie a cui è andato il bonus

Un cittadino di Arzignano regala la spesa a 100 famiglie in difficoltà, facendo iniziare loro il 2016 con un sorriso. I buoni acquisto di 50 euro sono stati consegnato ieri nel salone del Mattarello, in parrocchia ad Ognissanti, a famiglie italiane e straniere assistite a Casa Sant’ Angela, da San Vincenzo e Caritas, invitate per una festa per l’anno nuovo. In molti hanno portato torte o cibo tipico del proprio Paese. Ma è stato un appuntamento con sorpresa: nessuno era a conoscenza della donazione del bonus da utilizzare per gli acquisti in un supermercato donato da un benefattore che vuole mantenere l’anonimato.

«Il cittadino mi ha contattato prima delle feste perché voleva fare un gesto di carità verso le famiglie bisognose della città - ha spiegato don Mariano Lovato, arciprete del Duomo –. Inizialmente si era pensato ad un pranzo di Natale ma per motivi di spazio e organizzativi abbiamo deciso che un buono spesa di 50 euro sarebbe stata la soluzione migliore. Non ha scadenza». Nel dare il benvenuto alle famiglie, don Mariano ha poi voluto ringraziare, oltre al benefattore, anche tutti i volontari impegnati a Casa S. Angela e tutti i cittadini che attraverso il banco alimentare o offerte contribuiscono alla raccolta di cibo e abbigliamento.

Il buono spesa è stata una sorpresa apprezzata e le famiglie hanno lasciato un messaggio di auguri e rigraziamenti, alcuni in lingua originale, al benefattore in un cartellone a forma di cuore. «Abbiamo invitato 100 famiglie - spiega Maria Rosa Scolari, presidente S. Vincenzo - tra quelle che aiutiamo regolarmente con viveri, abbigliamento, pagamento bollette, spese in farmacia, visite specialistiche e spese scuola». «Si tratta di circa 75 famiglie straniere e 25 italiane - aggiunge Luisa Priante, volontaria a Casa S. Angela -. Tra gli italiani, anziani soli e persone senza lavoro».

«Le famiglie italiane spesso si vergognano a venire a chiedere aiuto e quindi le assistiamo in casa» concludono le 18 volontarie che operano col Comune».

Luisa Nicoli

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