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Tre bimbi al giorno al pronto soccorso

Sono in media un’ottantina al mese gli accessi di bimbi al pronto soccorso per traumi. FOTO A. MASSIGNANIl primario Vito Cianci. ARCHIVIO
Sono in media un’ottantina al mese gli accessi di bimbi al pronto soccorso per traumi. FOTO A. MASSIGNANIl primario Vito Cianci. ARCHIVIO
Sono in media un’ottantina al mese gli accessi di bimbi al pronto soccorso per traumi. FOTO A. MASSIGNANIl primario Vito Cianci. ARCHIVIO
Sono in media un’ottantina al mese gli accessi di bimbi al pronto soccorso per traumi. FOTO A. MASSIGNANIl primario Vito Cianci. ARCHIVIO

La caduta giocando a pallone, dall’altalena. O facendo un giro in bicicletta. Punture d’insetto. Traumi. Al pronto soccorso dell’ospedale Cazzavillan di Arzignano nei mesi estivi aumentano gli accessi da parte dei bambini. Si parla di una media di tre interventi al giorno, ma ci sono stati momenti in cui erano anche in 6/7, accompagnati dai genitori, ad affollare le sale di attesa del reparto. Una media di un’ottantina di traumi al mese. «Si tratta soprattutto di codici bianchi o verdi quindi non traumi gravi fortunatamente» precisa il direttore dell’unità operativa complessa di pronto soccorso dell’Ulss 5, Vito Cianci.

Ad Arzignano quindi non sono tanto il caldo e le alte temperature a far aumentare gli accessi al pronto soccorso, ma l’attività all’aperto di bambini e ragazzi. Che dopo mesi passati a casa, a scuola, in palestra, finalmente possono dedicarsi maggiormente allo sport all’aria aperta e ai giochi. «Si tratta soprattutto di escoriazioni e traumi cranici - continua il dott. Vito Cianci - o di traumi prevalenti agli arti inferiori e superiori dovute a cadute dalla bicicletta, dalla giostra. Da maggio a settembre aumentano in generale gli eventi traumatici che interessano adulti e bambini perché cresce l’attività occupazionale esterna, e quindi lavori sui campi o comunque all’aria aperta, e anche uscite in mountain bike, passeggiate e camminate in montagna».

Su 1.238 pazienti gestiti al pronto soccorso nei primi quindici giorni di luglio, 420 tra adulti e bambini riguardano traumi o ustioni. «L’incremento riguarda gli accessi in generale ma quello più alto interessa i bambini ed è del 30 per cento - continua il primario -. I piccoli nell’arco della stagione autunnale e invernale sono praticamente occupati a scuola, a casa e svolgono attività sempre sotto un costante controllo di genitori e insegnanti, in una sorta di sistema codificato. È da maggio infatti, ma soprattutto dopo la chiusura delle scuole, che aumenta la sequenza di bambini al pronto soccorso. La differenza rispetto al resto della stagione è piuttosto alta, perché nel periodo invernale e autunnale gli accessi si limitano esclusivamente a traumi tra le mura domestiche, che però sono piuttosto rari rispetto all’attività all’aperto».

Per quanto riguarda gli accessi al pronto soccorso comunque i numeri del 2016 sono in linea con lo scorso anno, anzi in leggera diminuzione. Dal 1 al 15 luglio 2016 infatti il pronto soccorso del Cazzavillan ha gestito 1.238 pazienti, tra cui 19 codici rossi, 285 gialli, 750 verdi e 176 bianchi, mentre nel 2015 nello stesso periodo erano 1.312, 26 codici rossi, 256 gialli, 801 verdi e 201 bianchi. «Una differenza non significativa - precisa il direttore dell’unità operativa - e per quanto riguarda malesseri e problemi correlati al caldo, comunque, alcune campagne informative sono state probabilmente utili: in molti infatti si rivolgono direttamente al proprio medico, senza ricorrere al pronto soccorso. A differenza dello scorso anno quando le visite erano già aumentate nella prima decina di giorni di giugno».

Luisa Nicoli

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