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Travolto in bici
sulla via di casa
È caccia al pirata

Francesco Fortunato, travolto e ucciso da un pirata della strada
Francesco Fortunato, travolto e ucciso da un pirata della strada
Francesco Fortunato, travolto e ucciso da un pirata della strada
Francesco Fortunato, travolto e ucciso da un pirata della strada

Ha suscitato profondo cordoglio in paese e tra gli appartenenti e i tifosi delle società calcistica dove lavorava la notizia della morte di Francesco Fortunato, 53 anni, di Lonigo, ritrovato sabato notte verso l’una privo di vita nel fossato che costeggia la provinciale 500, a Sarego. Cordoglio e anche rabbia per il fatto che a travolgerlo sia stato un pirata che poi si è dato alla fuga. Le forze dell’ordine stanno cercando di arrivare all’identificazione dell’investitore e sperano anche che l’uomo possa presentarsi spontaneamente in caserma. Fortunato, che prestava servizio come autista del pulmino dei giocatori più giovani, stava rientrando a casa in bici quando è rimasto travolto da un’auto il cui guidatore si è dileguato senza prestargli soccorso. Il tragico incidente stradale di cui è rimasto vittima, che ha colpito anche per le circostanze, risalirebbe alle 22, quindi qualche ora prima del ritrovamento, quando Fortunato aveva da poco finito di accompagnare a casa con il pulmino della squadra i giovani calciatori della formazione dei giovanissimi della Seraticense, che avevano concluso gli allenamenti del venerdì sera al campo sportivo dello stadio di via Valle, a Sarego. Ha avuto appena il tempo di tornare nella sua abitazione, in via Sisana 67, dalla moglie Rosaria e dai due figli di 19 e 13 anni, oggi avvolti dal dolore, per prendere la bicicletta con cui tornare dopo aver parcheggiato nel garage degli impianti sportivi il mezzo della società calcistica. Sulla via del ritorno, per cause che devono ancora essere chiarite del tutto, è stato centrato mortalmente da un veicolo che procedeva alle sue spalle a velocità che lo ha sbalzato nell’acqua del fossato.

A piangerlo, oltre ai famigliari, Mauro Ferraro, presidente della società calcistica Seraticense la cui squadra dei giovanissimi per rispetto del lutto ha chiesto di non disputare la partita in programma a Montorso con La Contea, che è stata rinviata a data da destinarsi. «È un dolore enorme per società – afferma commosso -. Francesco era un collaboratore incredibile, volenteroso, sempre disponibile. La sua morte ci ha sconvolto». «La sua morte ci ha molto scosso - aggiunge Demetrio Antonello, direttore generale della società, con il direttore sportivo Massimo Sigismondi e il segretario Pasquale Palladino -. Era un collaboratore prezioso, non si risparmiava e si adoperava per fare cose in più. Era una persona discreta e corretta. È stato un brutto colpo». «Era molto bravo e serio, ineccepibile – ricorda il sindaco di Lonigo, Luca Restello, che lo ha conosciuto ai tempi in cui faceva parte della Protezione civile -. Non merita la fine che ha fatto, per un delinquente che non gli ha prestato nemmeno soccorso».

Matteo Guarda

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