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Arzignano

Tornano liberi
dopo l’arresto
per estorsione

Il blitz dei finanzieri nei confronti della coppia era scattato venerdì mattina
Il blitz dei finanzieri nei confronti della coppia era scattato venerdì mattina
Il blitz dei finanzieri nei confronti della coppia era scattato venerdì mattina
Il blitz dei finanzieri nei confronti della coppia era scattato venerdì mattina

ARZIGNANO. Erano stati arrestati venerdì mattina dai militari della Finanza di Arzignano per estorsione. Ionela Zorzin Gagea, 37 anni, romena, e il suo compagno, Enrico Chilese, 48, stando ai finanzieri avrebbero ricattato il commercialista Maurizio Sedda chiedendogli la somma di 500 euro. Ieri, però, la coppia è stata rimessa in libertà dal giudice per le indagini preliminari, Barbara Maria Trenti. Al termine dell’interrogatorio di garanzia il gip, dopo aver convalidato l’arresto, ha però rimesso subito in libertà i due fidanzati ritenendo l’insussistenza degli indizi di colpevolezza in ordine al reato di estorsione. Derubricando l’episodio in esercizio arbitrario delle proprie ragioni. A Chilese e alla Gagea, assistiti dagli avvocati Laura Piva e Teobaldo Tassotti, il giudice non ha nemmeno imposto l’obbligo di firma o presentazione in caserma. Per la Guardia di finanza invece l’ipotesi accusatoria regge e le indagini proseguiranno.

IL BLITZ. Chilese e la compagna, che abitano ad Arzignano in via Sega, avrebbero costretto Sedda a un incontro. Ma all’appuntamento, venerdì mattina in un bar di Arzignano, erano presenti anche i militari. Quando gli indagati hanno ricevuto i soldi del presunto ricatto (la somma di 500 euro) i finanzieri si sono presentati circondando e bloccando la coppia. I due sono stati portati in caserma e identificati; e quindi, su ordine del magistrato, sono stati trasferiti in carcere a San Pio X Chilese e a Montorio Veronese la Gagea. L’operazione dei militari del comando provinciale delle fiamme gialle, coordinata dal pubblico ministero Blattner, procedeva da qualche tempo. Da quando cioè Sedda si sarebbe rivolto alle forze dell’ordine per chiedere aiuto, sostenendo di essere stanco di dover continuare a ricevere minacce da parte della coppia.

L’INTERROGATORIO. Ieri, dopo l’arresto, Enrico Chilese e Ionela Gagea sono stati interrogati dal gip Barbara Maria Trenti. Entrambi hanno deciso di rispondere a tutte le domande del giudice senza sottrarsi ad alcuna precisazione. «Quei soldi erano un prestito - ha confermato anche ieri la romena -. E tra l’altro, proprio a conferma di questo, avevamo anche ringraziato chi ci aveva dato i soldi». Ribadendo poi, anche al giudice per le indagini preliminari quello che aveva più volte spiegato al suo legale: «Ho commesso diversi errori nella mia vita ma non ho mai estorto denaro a nessuno. Non l’ho mai fatto nella maniera più assoluta.Tutto questo è una ritorsione nei miei confronti (e di riflesso nei confronti del mio compagno) perché avevo denunciato il signor Sedda per appropriazione indebita». Una tessi difensiva confermata anche dallo stesso Chilese che ha ripetuto la sua completa estraneità alle accuse mosse dalla Finanza e dalla procura perché lui non ha mai estorto denaro a nessuno. Ma i finanzieri non intendono mollare la presa annunciando che seguiranno altre attività di polizia economico-finanziaria ipotizzando già ulteriori interventi di verifica della posizione fiscale nei confronti dei soggetti indagati o di altri che dovessero emergere dagli sviluppi investigativi e dalle banche dati per individuare i contribuenti che avrebbero affidato al commercialista la propria contabilità.

Matteo Bernardini

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