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Stranieri, 300 case controllate

Uno dei palazzi dove risiedono molti immigrati.  FOTO MASSIGNAN
Uno dei palazzi dove risiedono molti immigrati. FOTO MASSIGNAN
Uno dei palazzi dove risiedono molti immigrati.  FOTO MASSIGNAN
Uno dei palazzi dove risiedono molti immigrati. FOTO MASSIGNAN

Controlli su quasi trecento appartamenti di extracomunitari, per verificare il rispetto dei parametri nell’idoneità alloggio e delle comunicazioni di ospitalità. È il bilancio dell’attività ispettiva della polizia locale di Arzignano nel 2016: 289 alloggi oggetto di sopralluogo da parte degli agenti e 59 sanzioni emesse per le irregolarità riscontrate. Verifiche eseguite sulla base delle richieste di idoneità alloggio presentate all’ufficio casa del Comune, 136 gli appartamenti controllati, e sulle comunicazioni di ospitalità all’ufficio anagrafe, 153 abitazioni ispezionate, ma anche su segnalazione dei cittadini. «L’obiettivo è garantire la sicurezza abitativa di tutti - precisa il sindaco Giorgio Gentilin - stranieri e non, nel rispetto del regolamento comunale».

In tutto la polizia locale, secondo i dati del responsabile dell’area sicurezza, Maurizio Dal Barco, ha emesso 59 sanzioni, in pratica 19 per cento di irregolarità riscontrate: 12 per mancato rispetto delle norme sull’ospitalità dei cittadini extracomunitari, per cui è scattata la multa di 320 euro; 43 per mancato rispetto dei parametri abitativi, ovvero per la presenza di un maggior numero di persone residenti rispetto a quanto consentito, sanzione di 100 euro; 4 per mancato rispetto delle norme relative alla installazione di parabole e altri apparati ricettivi.

Oltre ai 289 sopralluoghi la polizia locale ha verificato anche la documentazione di altri 172 alloggi in merito alla ospitalità immigrati. «Si tratta di un’attività che abbiamo promosso e supportato fin da subito - spiega il sindaco - ma che ho chiesto alla polizia locale di intensificare negli ultimi anni per motivi di sicurezza sociale e delle famiglie stesse, che spesso non si rendono conto che aumentare la presenza di residenti nello stesso alloggio, tra parenti e amici, riduce la sicurezza dal punto di vista sanitario e ambientale».

«E, comunque, riguarda stranieri ma anche italiani, anche se la maggior parte dell’azione di controllo si concentra sugli alloggi degli immigrati»

«A volte sono segnalazioni dei vicini, che notano movimenti strani o comunque un via vai di persone fuori dall’ordinario. Ospitalità non dichiarate possono nascondere situazioni di immigrati irregolari, di clandestini. Almeno una decina di casi l’anno si presentano anche nel mio ufficio, a chiedere maggiore tolleranza perché nell’alloggio sono arrivati altri familiari. Ma io chiedo il rispetto delle norme e del regolamento abitativo comunale. A tutti», conclude il primo cittadino Giorgio Gentilin.

Le idoneità alloggio, ed Arzignano, sono particolarmente numerose. Vengono richieste agli uffici comunali, 134 lo scorso anno, perché necessarie alla documentazione per il ricongiungimento familiare, previste quindi dalla prefettura, o per concessione o rinnovo del permesso di soggiorno, da presentare alla questura. L’ospitalità di cittadini extracomunitari, e quindi la comunicazione della loro residenza, invece, deve essere notificata nell’arco delle 48 ore: 656 presentate nel 2016.

Gli stranieri residenti ad Arzignano, dato di fine anno 2016, sono 4.285 su 25.610 abitanti, in pratica il 16.73 per cento, e provengono complessivamente da 68 Paesi diversi. L’etnia più numerosa è quella indiana, 1.030 cittadini, seguita dal Bangladesh 667, dalla Serbia 496, e dal Kosovo 424. Una presenza di extracomunitari che comunque negli ultimi cinque anni si è ridotta notevolmente rispetto ai 5.300 stranieri del 2012 che rappresentavano oltre il 20 per cento della popolazione.

Luisa Nicoli

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