Niente accensione di mutui o vendita del patrimonio pubblico. Per finanziare le opere pubbliche quest’anno ad Arzignano l’amministrazione comunale potrà contare su un “tesoretto” da 1 milione 200 mila euro. Ovvero l’avanzo di bilancio del consuntivo 2016, all'esame del consiglio comunale stasera , che grazie ad una serie di politiche di risparmio, avviate già negli anni scorsi in particolare sul controllo delle spese correnti, ha consentito in pratica di raddoppiare l’avanzo del 2015.
«La politica di riduzione dei mutui, con l’abbattimento della quota di interessi da pagare, e la razionalizzazione delle spese di gestione hanno contribuito a questo risultato positivo - spiega l’assessore al bilancio Angelo Frigo -. ma anche piccole cose, come la diminuzione del consumo di carta, nell’utilizzo di stampanti e fax consentono un risparmio annuo di circa 15-20 mila euro. Abbiamo anche impostato un lavoro di budget degli assessori molto attento in termini di previsione di spesa. Così le differenze, in pratica gli errori sulla programmazione, ora sono decisamente contenuti nel consuntivo: in parte corrente su 19 milioni di euro restano 150 mila euro, su oltre 2 milioni di investimenti invece di non spesi ci sono solo 45 mila euro. Disporre di un avanzo di 1 milione 200 mila euro su un bilancio da 30 milioni significa evitare di aprire nuovi mutui e di procedere con le alienazioni, con il rischio di svendere il patrimonio pubblico visto il momento di mercato sfavorevole ».
Il tesoretto del 2016 quindi sarà investito in opere: plessi scolastici, impianti sportivi, sede della guardia di finanza, viabilità e patrimonio comunale. «Tra i tanti interventi finanziamo l’adeguamento delle elementari di Tezze - continua Frigo - il terzo stralcio di lavori su via Capitello, una ciclopedonale a S. Bortolo, il rifacimento di tre piastre polivalenti al parco dello Sport e al Parco Mantovano. oltre all’ampliamento della caserma della guardia di finanza».
Per quanto riguarda gli introiti dalle imposte nel 2016 previsioni rispettate. Dall’Imu l’incasso è di 4 milioni 960 mila euro a fronte dei 5 milioni 150 mila previsti «la differenza viene recuperata durante l’anno» precisa Frigo. Per la Tasi di 2 milioni 456 mila su una previsione di 2 milioni 400 mila; dall’addizionale Irpef introito di circa 3 milioni 137 mila euro su 3 milioni 100 mila previsti.