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Sempre meno vocazioni
Nove chiese per 4 parroci

Don Mariano Lovato, il vicario
Don Mariano Lovato, il vicario
Don Mariano Lovato, il vicario
Don Mariano Lovato, il vicario

Tre parroci in meno da settembre ad Arzignano. E avvicendamenti nelle chiese del vicariato della Valchiampo La diocesi di Vicenza riorganizza le parrocchie e con i prossimi cambiamenti lasceranno Arzignano don Vittorio Gnoato parroco di Castello, don Roberto Carmelo di Villaggio Giardino e don Pietro Savio di Madonnetta e Restena. Che non saranno sostituiti. La mancanza di vocazioni, insomma, si fa sentire anche nell’Ovest Vicentino e la riorganizzazione prevista dal vescovo di Vicenza, mons. Beniamino Pizziol, porterà alla costituzione di una nuova unità pastorale, con le parrocchie di Ognissanti, Castello e Villaggio Giardino riunite. E quindi ad una riduzione dei sacerdoti assegnati, e un solo parroco, don Giovanni Imbonati, per Costo, Pugnello, Restena e Tezze ora affidate a due sacerdoti.

Domenica scorsa i parroci in chiesa hanno letto una lettera firmata dal vicario generale don Lorenzo Zaupa che annunciava i trasferimenti. «Il motivo prevalente è la mancanza di vocazioni - spiega don Mariano Lovato, arciprete del Duomo e vicario foraneo della Valchiampo -. Il numero si riduce ogni anno e ci sono poche nuove ordinazioni, se escludiamo le ultime otto del 2016, una specie di anno di grazia. Una volta le vocazioni fiorivano dove c’era una comunità credente mentre oggi viviamo una crisi e una perdita di fede. Quante sono le persone che seguono la messa ogni domenica? Che ringraziano il Signore la sera e iniziano la giornata con una preghiera?»

Attualmente nella parrocchia di Ognissanti, con don Mariano, ci sono il vicario parrocchiale don Andrea Bruttomesso e come collaboratore don Stefano Manni; ma quest’ultimo lascerà Arzignano e verrà sostituito da un co-parroco. Tre sacerdoti per Ognissanti, Castello e Villaggio Giardino, dunque. «Da 5 diventeremo 3 da settembre - continua l’arciprete - abiteremo nella stessa canonica, probabilmente ad Ognissanti, ma dovremo organizzarci perché resteranno a disposizione gli spazi di Villaggio Giardino e la Rocca di Castello che non vorremmo abbandonare completamente. Ci confronteremo con i tre consigli pastorali che in futuro potremmo pensare di unificare, così come tra Costo, Pugnello, Restena e Tezze».

La lettera letta ai fedeli spiega l’avvio della riorganizzazione, sottolineando che sarà anche un’occasione per ravvivare la collaborazione e la corresponsabilità dei laici, che dovranno essere maggiormente coinvolti per la gestione amministrativa, la segreteria, il catechismo. «Non sarà semplice - continua don Mariano -. Così come per don Giovanni Imbonati, che con l’aiuto di un solo collaboratore pastorale dovrà gestire Costo, Pugnello, Tezze e Restena. Preoccupato? Un po’ perché diminuiscono le persone. Dovremo cercare di aiutarci, di muoverci insieme, di confrontarci. Per garantire comunque un servizio religioso. Come nell’Alta Valchiampo, dove comunque già adesso tre sacerdoti si stanno occupando di 8 parrocchie. Ma sono molto fiducioso. Un cambiamento è sempre qualcosa di positivo».

Luisa Nicoli

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