<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Scarti industriali Maxi investimenti anti-cromo e odori

Prosegue il piano di investimenti sulla sostenibilità ambientale nella gestione del reflui. MASSIGNAN
Prosegue il piano di investimenti sulla sostenibilità ambientale nella gestione del reflui. MASSIGNAN
Prosegue il piano di investimenti sulla sostenibilità ambientale nella gestione del reflui. MASSIGNAN
Prosegue il piano di investimenti sulla sostenibilità ambientale nella gestione del reflui. MASSIGNAN

Oltre 22 milioni di euro di investimento per Acque del Chiampo tra i principali interventi già avviati e i progetti che saranno assegnati con appalto entro l’anno. Obiettivo: migliorare la depurazione e abbattere le emissioni. La società arzignanese, che gestisce il ciclo idrico integrato in 10 comuni della Valchiampo, procede nella realizzazione di un piano industriale da oltre 38 milioni 600mila nel triennio, piano illustrato in questi giorni alla Consulta degli utenti industriali rinnovata di recente. Il raddoppio della colonna “Lo-Cat” per l’abbattimento delle emissioni odorigene, oltre 2 milioni di euro di spesa, è uno dei progetti più significativi già in fase di realizzazione, con interventi e forniture per 600mila euro: la colonna in pratica è già stata montata, si parla di un silos di circa 15 metri di altezza, e tutti i lavori per il completamento degli impianti e l’installazione del nuovo sistema di filtrazione dello zolfo, già affidati, si concluderanno nella primavera del 2019. «È un piano di lavori consistente che guarda anche all’uso di tecnologie avanzate - precisa il consigliere delegato Andrea Pellizzari – mi riferisco in particolare al progetto di raddoppio Lo-Cat, un sistema chimico che trasforma l’acido solfidrico, che genera quell’odore sgradevole nell’aria, in zolfo. Un intervento che consente un abbattimento delle emissioni odorigene, ma non solo: lo zolfo viene poi venduto come prodotto di base secondo i principi della bio-sostenibilità e del riutilizzo. Un brevetto americano che ci ha permesso di ottenere miglioramenti significativi tanto da decidere di aumentarne così tanto la capacità e investire altri due milioni di euro. Un emblema dell’applicazione della sostenibilità ambientale nella depurazione». Entro l’anno inoltre è prevista la gara d’appalto per i lavori della nuova vasca di ossidazione biologica, investimento da 7 milioni 630mila euro: la progettazione è alla fase esecutiva, si tratta di una vasca di 40x30 metri e di 8 metri di profondità, di circa 8mila metri cubi. «Un’opera complessa che richiederà un anno e mezzo di lavori», spiegano ad Acque del Chiampo. Dopo la realizzazione della nuova vasca è previsto un ammodernamento delle sei già esistenti, il bando di progettazione sarà lanciato entro il 2018. Altro progetto significativo, investimento di 13 milioni 500mila euro e appalto entro l’anno, sarà il nuovo impianto di ozonizzazione per un ulteriore abbattimento del cromo e di altri eventuali microinquinanti, e la decolorazione del refluo. Opera che dovrebbe andare in parallelo come tempistica alla nuova vasca di ossidazione. Il cuore del progetto sarà l’impianto vero e proprio che genera l’ozono, ospitato all’interno di un capannone che conterrà anche una vasca dove il gas verrà distribuito e miscelato ai reflui della concia. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

Suggerimenti