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Operativo il centro per la demenza
«150 casi all’anno»

L’inaugurazione ieri pomeriggio del nuovo “Centro d’Incontro” dedicato alle demenze. MASSIGNAN
L’inaugurazione ieri pomeriggio del nuovo “Centro d’Incontro” dedicato alle demenze. MASSIGNAN
L’inaugurazione ieri pomeriggio del nuovo “Centro d’Incontro” dedicato alle demenze. MASSIGNAN
L’inaugurazione ieri pomeriggio del nuovo “Centro d’Incontro” dedicato alle demenze. MASSIGNAN

Un centro per le demenze, per offrire assistenza, terapie e sostegno alle persone colpite dalla patologia e ai loro familiari. Sul modello del Nord Europa. È stato inaugurato ad Arzignano in via Cazzavillan, nei locali che ospitavano il punto ricreativo anziani, il “Centro d’Incontro” realizzato grazie alla sinergia tra Comune, Ulss 8 Berica e associazione malattia di Alzheimer Ovest Vicentino. Con il contributo fondamentale del lascito testamentario di 42mila euro a disposizione dell’Amministrazione e finalizzato all’ospedale donato da Oriella Cazzanello, l’arzignanese di 85 anni, che nel 2014 scelse la morte con l’eutanasia in Svizzera. «Ha posto fine alla sua vista lasciando un segnale per la comunità», ha detto il sindaco Giorgio Gentilin. «L’ha fatto con il cuore», ha aggiunto il nipote Luca Cazzanello.

Sono circa 2000 i pazienti con patologie legate alla demenza nell’Ovest Vicentino, di questi circa 500 ad Arzignano. Le nuove diagnosi annuali sono circa 150 e centinaia le persone in monitoraggio clinico ogni tre mesi. «Il decadimento cognitivo e la patologie Alzheimer sono quelle che ci preoccupano maggiormente - ha detto il dg dell’Ulss 8 Giovanni Pavesi - per il numero di cittadini da prendere in carico, pazienti anche giovani. Stiamo lavorando per percorsi di diagnosi precoce in grado di valutare la predisposizione all’Alzheimer. Questo centro è un servizio che portiamo dall’ospedale al territorio».

Il centro, che dispone di segreteria, infermeria e un salone, apre intanto un giorno a settimana, il lunedì, con psicologo, medico e infermiere. «L’obiettivo è di arrivare presto a 2-3 giorni - ha precisato il dott. Gianni Moro, responsabile dell’Uos patologie dementigene - volevamo fare qualcosa di più per le persone con il problema della memoria e la proposta più promettente è la “Città amica delle persone con demenza” che allarga alla comunità il sostegno alle famiglie che vivono questo problema. È un modello integrato che ospiterà proposte di stimolazione cognitiva, attività fisica, arte terapia, incontri».

«Due anni fa avevo parlato al sindaco delle criticità del nostro reparto e del problema Alzheimer e ora siamo all’apertura del centro. Non posso che ringraziare lui e l’assessore al sociale Alessia Bevilacqua», ha aggiunto il direttore dell’unità operativa complessa di neurologia dott. Michele Morra. «Speriamo che serva ad abbattere i muri dell’indifferenza, della paura e della vergogna», l’augurio di Francesca Sgevano, presidente Ama. Poi la benedizione di mons. Mariano Lovato e il taglio del nastro, presenti tra gli altri anche la psicologa dell'Ulss Francesca Fenzo e il dirigente ospedaliero Giampaolo Stopazzolo. Intanto domani sulla pagina facebook dell’Ulss 8 Berica alle 18.30 i cittadini potranno porre le loro domande a Michela Marcon, specialista in neurologia.

Luisa Nicoli

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