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No alle 11 centrali, pronte 600 firme

I laghetti in contrada Campodalbero a Crespadoro dove si vorrebbero costruire 11 centrali. MASSIGNAN
I laghetti in contrada Campodalbero a Crespadoro dove si vorrebbero costruire 11 centrali. MASSIGNAN
I laghetti in contrada Campodalbero a Crespadoro dove si vorrebbero costruire 11 centrali. MASSIGNAN
I laghetti in contrada Campodalbero a Crespadoro dove si vorrebbero costruire 11 centrali. MASSIGNAN

La crisi idrica mette il giogo anche all’alta Valchiampo e il sindaco di Crespadoro tuona per difendere l’oro del proprio territorio, decine di piccole valli che da secoli scorrono cristalline.

La voce però non è solo la sua, ma quella di più di 600 persone che hanno voluto mettere nero su bianco una precisa richiesta di attenzione contro la realizzazione delle centrali idroelettriche. Sono una decina in pochi chilometri infatti le richieste giunte in Regione da parte di aziende o privati.

IL SINDACO. «Sono stufa – lamenta Emanuela Dal Cengio -. Il clima è cambiato, abbiamo ovunque ordinanze in cui le Amministrazioni invitano a usare l’acqua con oculatezza e noi di Crespadoro dobbiamo combattere contro i privati che presentano domande di derivazione dell’acqua per i loro interessi privati».

SORGENTI IN CALO. «Acque del Chiampo ci invita all’attenzione perché quasi tutte le sorgenti sono in sofferenza causa la drastica riduzione di acqua – continua Dal Cengio-. Le analisi dicono chiaramente che sono in sofferenza le sorgenti Papalini, in fase di calo, così come la sorgente Pececa a Motto del Crà, le sorgenti Piatta e fontana fredda nei pressi di Lovati di Sopra a Campodalbero. Combatterò con ogni arma lecita contro questo tipo di speculazione».

LA PETIZIONE. Più di 600 persone, non solo residenti della Valchiampo, hanno voluto sottoscrivere la petizione inviata dall’Amministrazione comunale a Venezia per cercare di bloccare l’iter per la realizzazione delle centraline. Tra i firmatari, non solo residenti, ma anche cittadini della Valle dell’Agno, o dei Comuni limitrofi.

«Porterò sempre avanti tutta la mia contrarietà verso questa assurda speculazione del bene più prezioso, l’oro di Crespadoro – afferma con determinazione il sindaco Dal Cengio -. Mi dà fiducia vedere che tante persone, anche non residenti, si siano presa la briga di sottoscrivere il documento sposando questa causa per la difesa di un bene che è di tutti».

LA CENTRALE A CAMPODALBERO. In Regione Veneto il sindaco Emanuela Dal Cengio ha partecipato alla commissione di valutazione di impatto ambientale sul progetto della centralina in località Molino di Campodalbero, nei pressi del laghetto, meta di tanti valligiani alla ricerca della frescura estiva.

«Ho portato la voce dell’amministrazione comunale, che rimane invariata nella sua posizione di forte contrarietà, ho altresì fatto presente un dato tecnico. Ora attendiamo la presentazione nel nostro paese e l’esito della commissione tecnica Via».

L’intervento in progetto consiste nella realizzazione di un impianto idroelettrico in grado di produrre una potenza massima di circa 81,05 kW prelevando una portata massima di 200 l/s e una portata media di 92 l/s. Una condotta forzata da 400 mm, lunga 510 m convoglia l’acqua, che sfrutta un salto di circa 55 m, e le acque vengono rilasciate 438 m a valle del punto di derivazione. Il locale turbina occuperà una superficie di 25 mq, le condotte saranno interrate.

Il deflusso minimo vitale previsto è di 32 l/s. L’energia prodotta annualmente si aggira sui 337.737 kWh.

Matteo Pieropan

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