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Nessun container
per l’ampliamento
della casa di riposo

I lavori propedeutici alla ristrutturazione dello Scalabrin sono iniziati qualche settimana fa. A. MASSIGNANI lavori propedeutici alla ristrutturazione dello Scalabrin sono iniziati qualche settimana fa. A. MASSIGNAN
I lavori propedeutici alla ristrutturazione dello Scalabrin sono iniziati qualche settimana fa. A. MASSIGNANI lavori propedeutici alla ristrutturazione dello Scalabrin sono iniziati qualche settimana fa. A. MASSIGNAN
I lavori propedeutici alla ristrutturazione dello Scalabrin sono iniziati qualche settimana fa. A. MASSIGNANI lavori propedeutici alla ristrutturazione dello Scalabrin sono iniziati qualche settimana fa. A. MASSIGNAN
I lavori propedeutici alla ristrutturazione dello Scalabrin sono iniziati qualche settimana fa. A. MASSIGNANI lavori propedeutici alla ristrutturazione dello Scalabrin sono iniziati qualche settimana fa. A. MASSIGNAN

Dopo anni di confronti, progetti e autorizzazioni sono partiti i lavori al centro residenziale anziani “Scalabrin” di Arzignano. Primo intervento da 500 mila euro propedeutico alla successiva ristrutturazione degli edifici di via Quattro Martiri, appalto in fase di aggiudicazione in questi giorni per un ammontare di 2 milioni 500 mila euro. «Una soddisfazione - esordisce il presidente Francesco Mastrotto -. L’iter burocratico, in quanto ente pubblico, non è stato semplice».

Il cantiere in corso prevede la costruzione dell’ ampliamento del blocco C di 250 metri quadri, l’installazione del montalettighe nella casa albergo e la realizzazione del collegamento tra la nuova struttura e il blocco B. I lavori, iniziati da un paio di settimane, dovrebbero concludersi tra circa un mese. E tra dicembre e gennaio partirà la ristrutturazione del blocco B.

Allo Scalabrin quindi è stata riorganizzata l’ospitalità degli anziani sugli spazi a disposizione, considerando il procedere del cantiere. Nessun trasferimento esterno, ma solo spostamenti interni tra le strutture esistenti. Il nuovo open space, in pratica il raddoppio del primo piano del blocco C, verrà utilizzato per le attività diurne, cioè una zona giorno. «È un vero e proprio ampliamento, in muratura, non un prefabbricato - spiega il direttore dello Scalabrin, Alberto Anelli -. La particolarità è che le pareti dell’edificio vengono costruite nella sede dell’azienda e poi praticamente montate sul posto, dove è stata gettato il basamento. È una tecnica costruttiva che ha un doppio vantaggio: ridurre i disagi causati dalla presenza del cantiere e diminuire la tempistica di costruzione. L’intervento ha un costo un po’ più alto, ma così è molto più rapido. Il nuovo spazio, da 250 metri quadrati, ci servirà come polmone per gli ospiti durante la fase dei lavori, poi valuteremo la destinazione. Potrebbe accogliere un’ulteriore attività come il centro diurno».

Attualmente gli anziani ospiti allo “Scalabrin” sono 138. «Dovremo arrivare a 128 per riuscire a gestire tutta la fase di cantiere senza problemi - continua Anelli - gli ospiti del blocco B, interessato dai lavori, sono comunque già scesi da 60 a 40 e verranno ospitati nelle strutture A e C. In questo periodo, proprio nell’ottica della ristrutturazione, abbiamo privilegiato utenti che necessitavano di riabilitazione e che, dopo un certo periodo di ricovero, sarebbero rientrati a casa». «Siamo partiti e ci sarà continuità - conclude il presidente Francesco Mastrotto - dei lavori, salvo imprevisti nell’aggiudicazione dell’appalto. Anche perché dobbiamo concludere le opere entro il 31 dicembre 2017, nel rispetto della tempistica fissata dalla Fondazione Cariverona, che ci ha assegnato un cospicuo finanziamento per la ristrutturazione».

Luisa Nicoli

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