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Nella scuola della concia
senza i docenti di chimica

Studenti impegnati in uno dei laboratori dell’istituto “Galilei”. ARCHIVIOCarlo Alberto Formaggio
Studenti impegnati in uno dei laboratori dell’istituto “Galilei”. ARCHIVIOCarlo Alberto Formaggio
Studenti impegnati in uno dei laboratori dell’istituto “Galilei”. ARCHIVIOCarlo Alberto Formaggio
Studenti impegnati in uno dei laboratori dell’istituto “Galilei”. ARCHIVIOCarlo Alberto Formaggio

Pronti, si parte, ma mancano i professori. Soprattutto quelli di chimica. E per l’istituto tecnico Galilei di Arzignano, con indirizzo ambiente e conciario, non è cosa da poco. Ed è la prima difficoltà che si è trovato ad affrontare Carlo Alberto Formaggio, a cui da quest’anno è stata affidata la reggenza dell’istituto arzignanese, 769 studenti per 32 classi, che si affianca all’impegno da dirigente scolastico, ormai da 16 anni, del Masotto di Noventa, che conta oltre 1400 studenti e 67 classi.

Una bella sfida per l’ex sindaco di Noventa, partito subito con l’organico docenti incompleto. «Purtroppo su 90 insegnanti ne mancano una quindicina, quasi il 20% - spiega -. Siamo in forte carenza: in particolare, di docenti di chimica ne mancano 5 su 8 e mezzo. E considerata la tipologia dell’istituto questa è una materia importante». Continua: «Inoltre mancano anche insegnanti di informatica, scienze, spagnolo. Sarebbe giusto partire da subito a tempo pieno per i ragazzi, ma siamo stati costretti ad avviare le lezioni con orario provvisorio per le prime due settimane. Sperando nelle prossime nomine».

Per il dirigente reggente del Galilei comunque non sarà semplice gestire due istituto tecnici tra Arzignano e Noventa con quasi 2200 studenti totali. «È una sfida professionale - spiega Formaggio -. Sarò al Galilei martedì e giovedì a tempo pieno. E comunque oggi i mezzi tecnologici aiutano a coprire le distanze. Ho dato la disponibilità alla reggenza perché conosco bene il dirigente uscente Carla Vertuani e come ha impostato la scuola, e poi perché comunque è una necessità. Ci sono oltre 40 reggenze nel Vicentino perché mancano i dirigenti scolastici. Io al Galilei porto la mia lunga esperienza, anche se c’è sempre da imparare. E vorrei far crescere il rapporto tra scuola e territorio, considerata l’area molto dinamica, in primis nel settore concia. Lanceremo anche il comitato tecnico scientifico, formato da docenti, rappresentanti delle associazioni di categoria e istituzioni ed enti pubblici, per creare ulteriori sinergie sul territorio. «Nella comunità inoltre c’è una forte presenza di immigrati e quindi faremo azioni mirate di educazione alla cittadinanza perché cresca nei ragazzi la cultura del rispetto e della tolleranza».

Al liceo Da Vinci invece, 942 studenti per 46 classi, dal comprensivo di Montebello è arrivata Iole Antonella Frighetto di Arzignano; trentacinque anni di esperienza scolastica, alla prima direzione di un istituto superiore. «Affronto con molta gioia - dice - l’essere preside nella mia città per portare avanti un istituto che ha raggiunto un prestigio sociale. E dove ha studiato anche mia figlia. Saremo particolarmente attenti ai progetti dopo la maturità, ovvero quelli di alternanza scuola lavoro, partiti lo scorso anno e che andranno potenziati. E da quest’anno abbiamo aderito anche al progetto Multikulturalità Internazionale con Malta, dove gli studenti potranno trascorrere una settimana di studio, di alternanza scuola lavoro ma anche conoscere una realtà diversa da quella locale».

Luisa Nicoli

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