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Negozianti divisi Villaggio Giardino è senza luminarie

Niente luminarie e addobbi quest’anno a Villaggio Giardino. A.M.
Niente luminarie e addobbi quest’anno a Villaggio Giardino. A.M.
Niente luminarie e addobbi quest’anno a Villaggio Giardino. A.M.
Niente luminarie e addobbi quest’anno a Villaggio Giardino. A.M.

Luisa Nicoli Niente luminarie di Natale a Villaggio Giardino, né sulla strada, né in piazza Pellizzari. Quest’anno il popoloso quartiere di Arzignano è senza le luci della festa che invece stanno illuminando da giorni la città, tra il centro e le frazioni. Un allestimento reso possibile con una spesa complessiva di 25 mila euro, che ha visto un contributo del Comune di 11 mila. Un centinaio i commercianti che hanno aderito. A Tezze i negozianti hanno speso circa 70 euro per le luminarie, in centro si è arrivati anche a 150 euro a testa per abbellire le piazze. «A Villaggio Giardino invece non hanno trovato l’accordo, non c’era partecipazione», precisa il presidente della Confcommercio locale Leonardo Opali. Su 15 commercianti del quartiere infatti soltanto cinque erano disponibili ad investire per le luminarie. «Capita così ormai da 15 anni - spiega Roberto Giordani, titolare dal bar Italia in piazza Pellizzari e componente del consiglio della Confcommercio locale - a pagare per le luminarie sono sempre gli stessi cinque. Gli altri invece si tirano indietro. Così quest’anno abbiamo voluto dare un segnale. Senza il contributo di tutti, niente luci. Speriamo che possa essere una svolta per l’anno prossimo. Ovviamente partecipare è facoltativo, non si obbliga nessuno. La spesa totale è di circa 500/600 euro per una decina di installazioni. Ma perché dobbiamo essere sempre noi a tirare fuori 100 euro a testa? Se si dividessero i costi con gli altri la cifra sarebbe nettamente inferiore». Che a Villaggio Giardino non ci siano le luminarie non è passato inosservato ai cittadini. Qualcuno ha chiesto spiegazioni ai negozi. Esprimendo il proprio dispiacere anche davanti al caffè al bar. «Potrei capire se ci fossero difficoltà economiche per i commercianti della zona che non hanno aderito - continua Roberto Giordani - ma non è questo il caso. È una sorta di disinteresse. Tanto comunque le luminarie finora ci sono sempre state, perché le pagavano gli altri. Ma stavolta abbiamo detto basta. E non è un problema di negozi gestiti da stranieri. Qui sono tutti italiani. È un vero peccato. Perché è un quartiere molto frequentato». Difficile capire le motivazioni per cui in molti hanno detto no. E avere risposte. Qualcuno sostiene di non sapere nulla delle luminarie, di non essere mai stato coinvolto. O di non essere iscritto alla Confcommercio. «Eravamo disponibili ad andare incontro anche ad esigenze specifiche, ma non c'è stata alcuna disponibilità. E pensare che in via IV Martiri, dove sono solo in cinque, si sono accordati in un attimo: 100 euro a testa e luminarie installate». «Ogni anno cerchiamo di cambiarle - conclude il presidente Leonardo Opali - c’è grande attenzione nell’abbellire la città, ci crediamo. In tanti si espongono in prima persona. In via Fiume abbiamo pensato a installazioni particolari». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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