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Molesta la vicina, condannata

La palazzina dove sono avvenuti i fatti contestati all’imputata
La palazzina dove sono avvenuti i fatti contestati all’imputata
La palazzina dove sono avvenuti i fatti contestati all’imputata
La palazzina dove sono avvenuti i fatti contestati all’imputata

Sei anni in cui la protagonista di questa vicenda, una pensionata di 80 anni, ha dovuto subire qualsiasi tipo di angherie. Vere e proprie persecuzioni e atti intimidatori, a cui è stata sottoposta dalla sua padrona di casa, Francesca Frighetto, 52 anni, residente ad Arzignano in via del Grifo. Rinviata a giudizio con l’accusa di stalking l’imputata, ieri, è stata condannata a quattro mesi di reclusione con la sospensione della pena subordinata al pagamento di una provvisionale di 10 mila euro in favore della sua vittima. Nei confronti della 52enne, il pubblico ministero onorario, Edoardo Sovrano aveva chiesto una pena di un anno e mezzo di carcere in considerazione dei gravi comportamenti tenuti dalla Frighetto. Che era stata citata a giudizio nell’aprile di tre anni fa.

MOLESTIE E OFFESE. L’anziana pensionata ha ben presto capito che nel condominio in via del Grifo dove aveva deciso di andare a vivere la situazione, per lei, sarebbe stata a dir poco difficile. Presa di mira dalla proprietaria dell’intero immobile, la vita, per lei, sofferente anche di un deficit visivo, si è trasformata in un vero e proprio incubo. Il comportamento molesto di Francesca Frighetto (che abita nell’appartamento sopra a quello della sua vittima) ha iniziato a manifestarsi con i rumori, violenti e fastidiosi, prodotti in orario notturno. Già alle 4.30 del mattino l’imputata cominciava a spostare mobili e passare l’aspirapolvere sui pavimenti così da svegliare la pensionata non consentendole più di riprendere sonno. Ma siamo solo agli inizi. Perché poi, ben presto, cominciano le offese. Sempre più frequenti e sempre più pesanti, pronunciate dall’imputata ogni volta che incontra l’80enne. A cui rivolge anche l’accusa di essere una falsa invalida, nonché una ladra, minacciandola di cacciarla dalla casa che aveva preso in affitto nello stabile.

GLI ESPOSTI AI VIGILI. Dagli insulti, Francesca Frighetto passa in men che non si dica agli esposti. Denunce che poi si riveleranno tutte infondate, ma che intanto vengono presentate alla polizia locale di Arzignano. Querele in cui la pensionata viene additata di non corrispondere i canoni di affitto; di bagnare i passanti con dell’acqua lanciata dal suo terrazzo; di essere una falsa invalida. L’anziana è quindi costretta a giustificarsi ben sapendo però che ogni accusa è solo il frutto della malignità di una donna che, non si sa per quale motivo, l’ha presa di mira sino ad arrivare a rovinarle la vita.

L’INCHIESTA. Per la vittima la situazione, a un certo punto, diventa assolutamente insostenibile. Ad andare avanti in quella maniera non ce la fa più. Anche perché la sua “aguzzina” cerca di farle terra bruciata con gli altri condomini. Ai quali intima di non rivolgerle la parola. La pensionata è ormai allo stremo. Decide quindi di rivolgersi alle forze dell’ordine che a loro volta segnalano il caso alla procura. Il pubblico ministero Barbara De Munari, al termine delle indagini, sceglie di citare a giudizio la proprietaria di casa. Quanto le è stato descritto è sufficientemente esaustivo per delineare una situazione in cui possa reggere l’accusa di stalking. Nel giugno di tre anni fa si apre quindi il processo nei confronti di Francesca Frighetto. Ieri la conclusione del dibattimento con la sentenza di condanna pronunciata dal giudice Michela Rizzi. Scontato l’appello.

Matteo Bernardini

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