Premiate al Galà dello Sport di Arzignano ma costrette a migrare nei comuni limitrofi per gli allenamenti. Perché in città, a parte le gare ufficiali che disputano al Palatezze, per loro non ci sono spazi sufficienti. Accade alle giocatrici dell’A-Team Futsal femminile, ovvero le ragazze del calcio a cinque, che in due anni hanno conquistato una promozione in serie C, la vittoria di Coppa Italia regionale e la partecipazione alla Final Eight di Coppa Italia. Risultati importanti per una squadra neocostituita.
«Abbiamo tre giocatrici di Arzignano, Erica Steccanella, Aurora Asmussen e Asia Dalla Benetta - spiega il presidente Daniele Pistorio -. Le altre ragazze arrivano da Vicenza e Verona. È un bel gruppo, tra giovani ed esperte, dai 19 ai 41 anni della veterana De Stefano. Una squadra che si è tolta delle belle soddisfazioni e che dà visibilità al nome di Arzignano. Ma non è facile portare avanti l’attività senza sostegno».
L’A-Team Futsal femminile gioca le partite di campionato al Palatezze ma durante la settimana si allena nelle palestre di Brendola, Montebello, Nogarole e Zermeghedo. Con non pochi disagi. «Ad Arzignano, purtroppo, ci avevano concesso solo un’ora a settimana per gli allenamenti - continua il presidente - . Troppo poco per far arrivare qui le giocatrici da Vicenza e Verona. Anche con la maschile siamo costretti a spostarci e per noi rappresenta un costo importante. Perché essendo una società da fuori paese paghiamo tariffe più alte. Ad Arzignano all’ora il costo è di 22-23 euro. Fuori anche 45 euro, 60 euro. Abbiamo 200 persone che vengono a vedere le partite ma non facciamo pagare l’ingresso e al Comune paghiamo regolarmente l’uso del palazzetto».
L’A-Team Futsal conta 50 atleti che disputano la serie C. «Una stagione ci costa circa 25-30mila euro, 8 euro solo di palazzetti - conclude Pistorio -. Ci arrangiamo con sponsor e volontariato. Finchè ce la faremo andremo avanti ma non so se riusciremo a restare in città. Il palazzetto di Brendola sta per essere omologato, speriamo di non essere costretti a fare scelte sofferte»
«Nessuna preclusione ma c’è un problema di spazi - risponde il consigliere comunale con delega allo sport, Michele Bruttomesso -. Si tratta di una società nuova e non abbiamo spazio neppure per altre realtà da inserire in un movimento sportivo che conta oltre cinquanta sodalizi ospitati nei palazzetti. Tra l’altro in città ci sono diverse società di calcio a 5; nel boom degli anni d’oro del Grifo ne sono nate molte. Siamo in difficoltà: le strutture sono sature».