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Lavori in ritardo nella scuola occupata

Gli studenti hanno organizzato uno sciopero a sorpresa per la chiusura in ritardo dei lavori al liceo.  TROGU
Gli studenti hanno organizzato uno sciopero a sorpresa per la chiusura in ritardo dei lavori al liceo. TROGU
Gli studenti hanno organizzato uno sciopero a sorpresa per la chiusura in ritardo dei lavori al liceo.  TROGU
Gli studenti hanno organizzato uno sciopero a sorpresa per la chiusura in ritardo dei lavori al liceo. TROGU

«Sono consapevole del disagio che i lavori hanno creato ma sono altrettanto consapevole che siano inevitabili quando si realizza un intervento di adeguamento per la certificazione alla prevenzione incendi». La vicepresidente della Provincia Maria Cristina Franco risponde così alla protesta degli studenti del liceo Da Vinci di Arzignano che hanno scioperato a sorpresa e indetto un’assemblea autogestita ponendo tra le questioni prioritarie sul banco degli imputati anche il cantiere della Provincia per l'adeguamento normativo alla prevenzione incendi. L’opera ammonta a un milione 100 mila euro di spesa con chiusura lavori inizialmente prevista il 28 agosto 2018; scadenza fissata al 18 gennaio 2019 ma i lavori sono ancora in corso. Nell’anno scolastico 2017/2018, proprio causa cantiere, sei classi del Da Vinci, grazie alla disponibilità del Comune, sono state ospitate all’ex elementare di Costo. «È un intervento complesso - continua Franco - che riguarda diversi impianti e per questo con lavori lunghi e impattanti. In corso d’opera ne abbiamo aggiunti altri per renderli più completi ed evitare di dover ricominciare con un altro intervento distinto. Tutte cose che abbiamo affrontato in pieno dialogo con le autorità scolastiche. Per alleviare il disagio la Provincia ha cercato di compensarne gli effetti con contributi economici alla scuola per traslochi, tinteggiature e altro». Alla ditta, dopo un ulteriore incontro con la dirigenza del Da Vinci, sono stati concessi altri 60 giorni per lavori di completamento di piccola entità. E sul piano di sicurezza «è stato predisposto e aggiornato conseguentemente agli spostamenti del cantiere - spiegano da Palazzo Nievo - per assicurare le idonee uscite previste da normativa. Quando i lavori saranno finiti, saranno naturalmente a disposizione le nuove scale di sicurezza». «A fronte di situazioni impreviste come la “bolla” nel pavimento - conclude la vicepresidente Franco - siamo intervenuti per risolverle. Una maniglia da sostituire rientra nella manutenzione ordinaria, qui parliamo di opere di grande impatto». Sul liceo Da Vinci la Provincia investirà altre risorse importanti con 1,9 milioni per l’adeguamento antisismico e sta avviando la fase progettuale. «Ma ci vorranno mesi - spiegano - tra progettazione, acquisizione pareri, autorizzazioni e appalto». Cantiere che potrebbe partire a fine 2019. «Si dovrebbe svolgere soprattutto in esterno - dice la dirigente del Da Vinci Iole Antonella Frighetto -. Qualche preoccupazione c’è ma si tratta di interventi importanti che vanno a migliorare il liceo». La Provincia ha avviato una verifica di vulnerabilità sismica sugli edifici scolastici e il Da Vinci, già esaminato, è risultato con un indice pari a zero per quanto riguarda la resistenza. «In realtà non significa che è a rischio - spiegano in Provincia -. È una situazione simile a gran parte delle strutture realizzate negli anni Settanta, edifici staticamente a posto ma che vanno ulteriormente protetti, in particolare nelle connessioni». Il Da Vinci ha intanto presentato alla Provincia la richiesta, con progetto allegato, di un finanziamento ulteriore di 160 mila euro per la sistemazione degli spazi esterni, in particolare l’area sportiva. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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