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L’addio a Matteo
Silenzio e lacrime
«Serve speranza»

Raccoglimento intorno al feretro ieri al Mattarello. MASSIGNAN
Raccoglimento intorno al feretro ieri al Mattarello. MASSIGNAN
Raccoglimento intorno al feretro ieri al Mattarello. MASSIGNAN
Raccoglimento intorno al feretro ieri al Mattarello. MASSIGNAN

La parola di Dio e il silenzio della montagna. È così che i genitori di Matteo Dal Molin, il 18enne arzignanese che ha perso la vita sabato sulla Sisilla a Recoaro scivolando dal sentiero, hanno voluto ricordare il proprio figlio. Ed è così che è stato ricordato anche ieri ai funerali celebrati nel duomo di Arzignano dall’arciprete don Mariano Lovato e dai sacerdoti delle parrocchie cittadine. In moltissimi hanno portato un ultimo saluto a Matteo e un abbraccio alla sua famiglia, tutti stretti intorno a quella bara, accompagnata da rose bianche e rosse, e da cuscini e corone di fiori. Sono arrivati parenti, amici, dirigenti scolastici e insegnanti, studenti. E poi gli alpini, in forma privata, autorità e cittadini. «Qui siamo uniti a Matteo corpo e anima - ha detto don Mariano - la sua vita eterna iniziata col battesimo ora continua». Dopo le letture, nessuna omelia come richiesto da papà Luca e mamma Sandra. «Rispetto il desiderio che siano solo la parola di Dio e il silenzio della montagna ad accompagnarci in questo momento di preghiera - ha continuato don Mariano - ma il papà di Matteo mi ha chiesto di rivolgere un messaggio ai giovani. E allora vi consegno le parole che Gesù rivolge alla vedova di Nain che ha perso un figlio “Non piangere”. E al ragazzo “Alzati e risorgi”. Parole che Matteo pone nel nostro cuore, piene di speranza, e che mi auguro possiate sentire ogni mattina». Ad accompagnare la cerimonia una corale che ha riunito componenti delle Voci del Sese, Sondelaite e dei Crodaioli, guidati dal maestro Bepi De Marzi. Che nell’ultimo saluto a Matteo ha letto le toccanti parole del “Signore delle Cime” prima che il coro intonasse la “Sisilla” ovvero il canto della rondine. Ad accompagnare il feretro fuori dal Duomo tra le lacrime gli amici di Matteo, che lo avevano ricordato alla veglia di preghiera martedì, con gli amici del ’63 di papà Luca e i familiari. Un messaggio anche da Paolo Marchetti, capogruppo degli alpini, ricoverato in ospedale. «ll mio cuore è con voi». Verso le 17.30, a cerimonia conclusa, una signora di 95 anni ha avvertito un malore mentre si trovava al Mattarello. Soccorsa dal Suem 118 è stata portata al pronto soccorso per accertamenti.

Luisa Nicoli

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