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Il sindaco silura l’assessore forzista: bufera

Il palazzo municipale in centro storico ad Arzignano sede della vita politico-amministrativa.  ARCHIVIO
Il palazzo municipale in centro storico ad Arzignano sede della vita politico-amministrativa. ARCHIVIO
Il palazzo municipale in centro storico ad Arzignano sede della vita politico-amministrativa.  ARCHIVIO
Il palazzo municipale in centro storico ad Arzignano sede della vita politico-amministrativa. ARCHIVIO

Il sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin ridistribuisce le deleghe e di fatto taglia l’assessore di Forza Italia, Nicolò Sterle. Provocando la dura reazione del partito. «È una scelta condivisa dalla maggioranza, per dare più operatività alla fase finale del mandato. E comunque è da anni che ho intrapreso un percorso civico di cambiamento», precisa Gentilin. Ma in Forza Italia esplode il caso, a sei mesi dalle amministrative. «Perché - precisa il coordinatore provinciale Matteo Tosetto - Gentilin era il candidato di Forza Italia nel 2009 ed è stato rieletto nel 2014 nella coalizione, con Forza Italia primo partito in città che ha ottenuto 5 consiglieri». «Sono sconcertato dal comportamento del sindaco - ribadisce il deputato forzista Pierantonio Zanettin -. Forza Italia deve reagire con la massima fermezza. La Lega nord deve chiarire se considera ancora strategica l’alleanza con Forza Italia per le amministrative 2019». Da parte del Carroccio smorza i toni Giuseppe Castaman, vicesegretario provinciale e referente elettorale per Arzignano. «L’interesse di tutti è portare a compimento l’amministrazione che ha ben operato. Siamo impegnati a costruire una coalizione ampia di centrodestra per le prossime amministrative in cui speriamo ci sia Forza Italia». Di più in Lega non si dice. E il sindaco Gentilin ricorda di aver formalizzato la sua scelta civica a giugno con la nuova lista “Gentilin Sindaco per Arzignano” su cui sono confluiti i consiglieri di maggioranza del gruppo “Forza Italia – Berlusconi per Gentilin”, con l’unica eccezione di Gabriele Miazzo, e Anna Pellizzari di “Nuova Arzignano”. «Non capisco questa agitazione per una ridistribuzione di deleghe - continua Gentilin -. Volevo dare maggiore operatività all’amministrazione. Via un posto in giunta (che resta con quattro assessori, ndr) per dare spazio ai consiglieri che si sono messi a disposizione della città. La mia civica ne conta cinque oltre al sindaco ma non ha un assessore, pur avendone diritto. Questione politica? Sono un civico di area centrodestra. Vicino ai partiti che mi hanno sostenuto. Anche a Forza Italia, se però darà segni di cambiamento. Così non mi riconosco nel partito e nei suoi rappresentanti». Ma questo a Forza Italia, che oggi ad Arzignano ha un solo consigliere, non basta. «Siamo sempre stati alleati fedeli e corretti anche nei momenti difficili - continua Tosetto - ma non possiamo permetterci di essere trattati in questo modo. Ora il nostro sostegno al sindaco e all’amministrazione è congelato». «Le scelte di Gentilin non fanno parte di un percorso condiviso con noi», aggiunge il coordinatore locale Marco Bernabè. Un confronto tra i forzisti è previsto a breve. E il diretto interessato Sterle? Si trova in Puglia per qualche giorno di vacanza. Rientrerà martedì. E ancora non si capacita. Una telefonata e qualche messaggio l’altro ieri e poi più niente: «Non ho ancora un atto ufficiale - dice Sterle, in Forza Italia da 11 anni -. Per informarmi di cosa stava succedendo mi ha chiamato il consigliere Miazzo. A quel punto ho telefonato al sindaco. Mi aveva anche proposto di dimettermi. Ho chiesto tempo per riflettere e confrontarmi con il partito e la famiglia. Non l’ho avuto. A precisa domanda: è venuta a mancare la fiducia? La risposta è stata: “No, devo liberare un posto in giunta”. Poco dopo è arrivato un comunicato». Perplesso per l’accaduto è anche Mattia Pieropan, assessore della civica Nuova Arzignano: «È una questione di merito e di metodo - dice -. Per avere maggiore operatività si manda a casa l’assessore più operativo, che ha dato anima e corpo alla pubblica amministrazione, e si prende la decisione finché lui è in vacanza. Senza alcun confronto. Non posso non fare una riflessione su questo». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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