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Arzignano

Il prof non vedente
tra i cinque migliori
insegnanti italiani

Antonio Silvagni, 50 anni, docente al liceo Da Vinci di Arzignano
Antonio Silvagni, 50 anni, docente al liceo Da Vinci di Arzignano
Antonio Silvagni, 50 anni, docente al liceo Da Vinci di Arzignano
Antonio Silvagni, 50 anni, docente al liceo Da Vinci di Arzignano

ROMA. C'è anche un professore vicentino tra i cinque docenti migliori d’Italia premiati al concorso nazionale “Italian Teacher Prize” lanciato dal Ministero dell’Istruzione, al quale hanno partecipato 11 mila candidati.  Si tratta di Antonio Silvagni, insegnante di italiano e latino al liceo Da Vinci di Arzignano.

 

Silvagni, 50 anni, non vedente da 25, di Arzignano, insegna italiano e latino al biennio del liceo Da Vinci in città, dove è docente da 15 anni. Prima per due anni era stato al liceo Boccioni di Valdagno e per 7/8 anni all'istituto Galilei di Arzignano. È sposato con Maria Rosa e ha due figli, Leonardo di 14 anni e Pietro di 10. Al liceo Da Vinci è stato anche coordinatore e responsabile del progetto "Book in progress" ovvero libri interattivi multimediali e piattaforma digitale scolastica per consentire ai ragazzi di studiare al computer. «Nonostante le oggettive difficoltà fisiche dovute alla cecità - racconta - intraprendo azioni didattiche innovative senza che queste siano e vengano percepite come compensative di una situazione svantaggiata».

 

Sul gradino più alto del podio Annamaria Berenze, prof di matematica in una sezione ospedaliera a Brescia. Premiati anche Daniela Ferrarello, anche lei insegnante di matematica in una sezione carceraria di Catania; Consolata Maria Franco, docente di italiano nel carcere minorile di Nisida; Dario Gasparo, insegnante di scienze in un istituto comprensivo di Trieste.

 

I nomi dei vincitori sono stati annunciati stamani dalla ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, durante una conferenza stampa al dicastero di viale Trastevere. «Oggi diamo un riconoscimento a insegnanti che hanno saputo fare scuola oltre la scuola» ha detto il ministro aggiungendo che «l’intera società dovrebbe prestare più attenzione a ciò che i docenti fanno».

 

Alla prima finalista andrà un premio pari a 50.000 euro, gli altri quattro riceveranno 30.000 euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato direttamente alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dai premiati.

 

«Abbiamo bisogno di ‘bravi maestri’ per dare lustro alla professione del docente - il commento dell'assessore all'istruzione Elena Donazzan - e per far convinti i nostri giovani che, attraverso la preparazione, il sacrificio e la determinazione, si conquistano non solo i titoli di studio, ma il rispetto delle persone. È questo, a mio parere, ciò che contraddistingue il professor Silvagni, che è certamente un docente preparato, ma un uomo di grande determinazione». 

«Chiederò al liceo di Arzignano di organizzare una giornata di formazione riservata ai docenti, colleghi e non del professor Silvagni - ha aggiunto -, per approfondire le caratteristiche fondamentali che fanno di un insegnante un vero educatore e un maestro di vita e per mettere in luce doti, metodo e approccio che hanno reso il docente vicentino non vedente uno dei cinque docenti migliori d’Italia ed un orgoglio per la scuola veneta”.

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