ROMA. C'è anche un professore vicentino tra i cinque docenti migliori d’Italia premiati al concorso nazionale “Italian Teacher Prize” lanciato dal Ministero dell’Istruzione, al quale hanno partecipato 11 mila candidati. Si tratta di Antonio Silvagni, insegnante di italiano e latino al liceo Da Vinci di Arzignano.
Silvagni, 50 anni, non vedente da 25, di Arzignano, insegna italiano e latino al biennio del liceo Da Vinci in città, dove è docente da 15 anni. Prima per due anni era stato al liceo Boccioni di Valdagno e per 7/8 anni all'istituto Galilei di Arzignano. È sposato con Maria Rosa e ha due figli, Leonardo di 14 anni e Pietro di 10. Al liceo Da Vinci è stato anche coordinatore e responsabile del progetto "Book in progress" ovvero libri interattivi multimediali e piattaforma digitale scolastica per consentire ai ragazzi di studiare al computer. «Nonostante le oggettive difficoltà fisiche dovute alla cecità - racconta - intraprendo azioni didattiche innovative senza che queste siano e vengano percepite come compensative di una situazione svantaggiata».
Sul gradino più alto del podio Annamaria Berenze, prof di matematica in una sezione ospedaliera a Brescia. Premiati anche Daniela Ferrarello, anche lei insegnante di matematica in una sezione carceraria di Catania; Consolata Maria Franco, docente di italiano nel carcere minorile di Nisida; Dario Gasparo, insegnante di scienze in un istituto comprensivo di Trieste.
I nomi dei vincitori sono stati annunciati stamani dalla ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, durante una conferenza stampa al dicastero di viale Trastevere. «Oggi diamo un riconoscimento a insegnanti che hanno saputo fare scuola oltre la scuola» ha detto il ministro aggiungendo che «l’intera società dovrebbe prestare più attenzione a ciò che i docenti fanno».
Alla prima finalista andrà un premio pari a 50.000 euro, gli altri quattro riceveranno 30.000 euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato direttamente alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dai premiati.
«Abbiamo bisogno di ‘bravi maestri’ per dare lustro alla professione del docente - il commento dell'assessore all'istruzione Elena Donazzan - e per far convinti i nostri giovani che, attraverso la preparazione, il sacrificio e la determinazione, si conquistano non solo i titoli di studio, ma il rispetto delle persone. È questo, a mio parere, ciò che contraddistingue il professor Silvagni, che è certamente un docente preparato, ma un uomo di grande determinazione».
«Chiederò al liceo di Arzignano di organizzare una giornata di formazione riservata ai docenti, colleghi e non del professor Silvagni - ha aggiunto -, per approfondire le caratteristiche fondamentali che fanno di un insegnante un vero educatore e un maestro di vita e per mettere in luce doti, metodo e approccio che hanno reso il docente vicentino non vedente uno dei cinque docenti migliori d’Italia ed un orgoglio per la scuola veneta”.