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«Il nuovo ospedale si farà nei tempi previsti»

Il commissario Giovanni Pavesi : il cronoprogramma sarà rispettato
Il commissario Giovanni Pavesi : il cronoprogramma sarà rispettato
Il commissario Giovanni Pavesi : il cronoprogramma sarà rispettato
Il commissario Giovanni Pavesi : il cronoprogramma sarà rispettato

Consapevolezza delle difficoltà incontrate, ma anche la determinazione a superare ostacoli con l'asticella non proprio bassa per garantire continuità di servizi alla popolazione e rispettare i tempi di avanzamento del cantiere di Montecchio.

Il clima è rovente ma il commissario Giovanni Pavesi non entra minimamente nel merito della presa di posizione dei 15 sindaci dell'Ovest vicentino, che non chinano il capo, mostrano di non digerire il diktat di Venezia, e minacciano le dimissioni. La vicenda è nota. Palazzo Balbi ha rinviato al 1 gennaio del 2017 l'operazione – votata a larghissima maggioranza dalla conferenza - che dal 22 agosto avrebbe dovuto cambiare l'organizzazione dell'Ulss. E ora i sindaci da una parte sono preoccupati che questo atteggiamento ondivago possa pesare sulla costruzione del nuovo ospedale ma si sentono anche sminuiti della loro funzione di rappresentanza popolare. Insomma – scrivono nella lettera spedita al governatore Zaia con le due prime firme di Milena Cecchetto e Giorgio Gentilin - “siamo pronti a dare le dimissioni dalla conferenza se non verrà confermata la linea decisa ad aprile”.

Pavesi, da parte sua, é concentrato sulla gestione di questa non semplice fase. «Io – ribadisce - sono chiamato ad assicurare alla gente una sanità sempre al massimo livello di qualità. Certo il mancato accorpamento dei punti-nascita e dell'ortopedia ha comportato, inutile negarlo, delle difficoltà, anche per la brevità dei tempi, ma siamo riusciti a superare in pochi giorni brillantemente i problemi e a mettere in atto tutti gli interventi riorganizzativi. La cosa più importante è che i servizi andranno avanti regolarmente senza pregiudicare i tempi di costruzione dell'ospedale. Il cronoprogramma resta inalterato».

Fin qui il commissario Pavesi. Nel frattempo l'Ulss ha, appunto, definito la riorganizzazione dei servizi collocati nella palazzina destinata ad essere abbattuta all'interno del progetto del nuovo ospedale. Maggiore. Le novità a partire da lunedi 12 settembre. Il Centro anti-diabetico sarà ricollocato al primo piano dell'ospedale di Arzignano (si sta anche valutando la possibilità di attivare un bus navetta per i pazienti da Montecchio al Cazzavillan). Il day surgery ortopedico sarà trasferito nell'ortopedia di Montecchio, con i posti letto che passeranno temporaneamente - per ragioni di spazio - da 30 a 18, più i 4 di day surgery. L'Adi si sposterà nei locali dell’ex punto di primo intervento di Montecchio, mentre gli ambulatori di oncologia andranno al primo piano del poliambulatorio. Resta invariata l’attività del gruppo operatorio.

Proseguirà regolarmente anche il cantiere del nuovo polo ospedaliero. Entro settembre la demolizione dell'ex sede Andos, dei locali del distretto sanitario e dell'ala est. Sempre in questo mese la realizzazione della strada di cantiere fra via Ghiotto e via Sardegna, di due nuovi accessi (stradale e pedonale) per consentire i flussi di operatori e pazienti e l’utilizzo del parcheggio Despar, e di un parcheggio temporaneo a compensazione della parziale chiusura dell'attuale parking. Inizieranno, inoltre, le opere di fondazione dopo che si è già provveduto a disconnettere o bypassare gli impianti che impedivano gli scavi.

«Il cronoprogramma del cantiere – dice Pavesi - prevedeva questa prima fase di demolizioni nella prima quindicina di settembre. Siamo nel pieno rispetto delle previsioni».

Franco Pepe

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