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Il contagio del leone La scultura arriva al rondò di San Zeno

Per la scultura al rondò di San Zeno, realizzata una scansione in 3D del leone di palazzo Ferro Fini.  L.N.
Per la scultura al rondò di San Zeno, realizzata una scansione in 3D del leone di palazzo Ferro Fini. L.N.
Per la scultura al rondò di San Zeno, realizzata una scansione in 3D del leone di palazzo Ferro Fini.  L.N.
Per la scultura al rondò di San Zeno, realizzata una scansione in 3D del leone di palazzo Ferro Fini. L.N.

Anche Arzignano avrà il suo leone. Che dovrebbe essere posizionato in una rotatoria della città, a inizio 2019: l’ipotesi più probabile è la nuova rotonda di S. Zeno. Dopo Trissino quindi sarà la città del Grifo a fregiarsi del simbolo dell’identità veneta, «anche se il nostro progetto fa parte del programma elettorale del 2014 e quindi parte da lontano», precisa il sindaco Giorgio Gentilin. Decisamente prima, dunque, dell’invito dell’assessore Giampietro Ramina, che domenica a Trissino ha lanciato l’idea che tutti i Comuni installino nel proprio territorio un leone «perché tutti i veneti si riconoscano in esso». Ma ad Arzignano l'installazione, ai primi del 2019, sarà doppia: con il leone di Marciano infatti verrà collocato anche il Grifo, simbolo della città che domina dalla colonna di piazza Libertà davanti al municipio dal 1901: sarà posizionato all’ingresso di Arzignano, alla rotatoria della Madonnetta. «Sono i simboli della città, della sua storia e dell’identità veneta», continua il sindaco. Per il leone in questi giorni sono stati acquisiti i rilievi tridimensionali della statua esposta a Palazzo Ferro Fini a Venezia, necessari per la realizzazione di un’esatta riproduzione. Rilievi affidati dal Comune a una ditta specializzata perché eseguiti senza alcun contatto con la scultura, nel rispetto, tutela e salvaguardia dell’opera stessa, usando uno speciale scanner portatile a luce strutturata. Spesa di poco oltre 1.800 euro. In totale, per entrambe le opere realizzate in vetroresina, il costo per il Comune potrebbe essere di 14 mila euro. «Progetto già finanziato in bilancio – precisa Gentilin –. Inizialmente si era pensato a uno sponsor, che però non è mai arrivato, e quindi procediamo come da programma». «Grifo e leone sono i simboli della città e del Veneto ma possono rappresentare anche due sculture di impatto estetico – aggiunge il presidente del consiglio comunale Enrico Marcigaglia, segretario leghista locale – e quindi abbiamo studiato a lungo come procedere al meglio per l’arredo urbano. Con un bilanciamento tra classico e moderno evitando l’effetto “falso storico”. Avranno un aspetto minimale e, compatibilmente alle prescrizioni del codice della strada, stiamo studiando vari effetti che traggono spunto dalla cromatura e dalla brunitura dell’acciaio inox. Il colore sarà ovviamente studiato per la massima resa anche in notturna, grazie all'utilizzo di una scenografica retroilluminazione a led». L’idea del leone di S. Marco parte dalla coalizione che nel 2014 portò all’elezione di Giorgio Gentilin e, in primis, dalla lista “Liga Veneto Stato”, oggi “Siamo Veneto”, e venne condivisa da tutte le forze politiche di maggioranza. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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