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Il centrosinistra candida l’imprenditore

Giuseppe “Beppe” Cazzola è il candidato del centrosinistra.  L.N.Il municipio di Arzignano
Giuseppe “Beppe” Cazzola è il candidato del centrosinistra. L.N.Il municipio di Arzignano
Giuseppe “Beppe” Cazzola è il candidato del centrosinistra.  L.N.Il municipio di Arzignano
Giuseppe “Beppe” Cazzola è il candidato del centrosinistra. L.N.Il municipio di Arzignano

Cinque anni fa era in lista con la civica “Un’altra Arzignano” di Pietro Magnabosco, stavolta scende in campo come candidato sindaco del centrosinistra, unito e compatto. Giuseppe “Beppe” Cazzola, 55 anni, nato a Valdagno ma arzignanese dal 1975, imprenditore conciario, titolare dell’azienda “Martyn Lab” (settore concia) con sede a Montebello, è il candidato sostenuto dal Pd, di cui è stato per anni tesserato, dalla lista “Un’altra Arzignano” e da almeno un’altra civica. Si definisce «un imprenditore sociale» per il suo impegno nel territorio: fino a fine 2018, oggi comunque nel direttivo, vicepresidente della Cooperativa sociale 81 di Montecchio che si occupa di inserimento lavorativo per diversamente abili; nel gruppo “Universitari Costruttori” che organizza campi di lavoro di volontariato nell’edilizia in Italia e da sempre impegnato nello sport, allenatore del settore giovanile calcistico prima al Garcia Moreno e ora a San Zeno. «Fare squadra per me è fondamentale - precisa -. Sono il candidato del centrosinistra ma alle spalle ho un gruppo ampio di persone appassionate, capaci e volonterose. È uno dei motivi per cui ho accettato. Insieme al fatto che fosse un centrosinistra unito. Stiamo cercando di raggruppare tutte le persone che si riconoscono in un’idea di politica di rispetto e solidale. Con la volontà di guidare una squadra più ampia possibile, all’insegna della condivisione. Per una Arzignano sana, accogliente e del lavoro, in senso costruttivo». Una decisione, quella di candidarsi, nata anche dal confronto con la famiglia, con la moglie Alessia in primis. «Ho sempre fatto politica attiva, sono un uomo del fare, del volontariato e dello sport. Credo nella politica del buon padre di famiglia, e che non ci siano scelte di destra o di sinistra, ma buone o cattive. Io ho fatto dell’impegno quotidiano uno stile di vita. Dopo tanti anni di militanza, 5 anni fa con “Un’altra Arzignano” ho pensato fosse il momento giusto per provare a migliorare la città. E in vista delle prossime amministrative da oltre un anno stavamo pensando ad un candidato con determinate caratteristiche. Per storicità, passione e capacità poteva essere Antonio Toto De Sanctis. Ma c’erano diversi nomi sul tavolo e io ci ho messo l’energia e la passione con cui porto avanti le mie scelte, dal lavoro al sociale. Avevo voglia di fare qualcosa per la città in cui sono cresciuto e che mi ha dato quello che ho. Credo nella politica del fare, del costruire. Anche mia moglie mi ha detto: vai. E ho pensato anche alle mie bambine Luce ed Emma Blu e al loro futuro». Sulla lista delle priorità alcuni temi fondamentali. «L’ambiente in primis, anche il lavoro deve essere declinato nel rispetto della crescita sostenibile. Penso all’acqua, priva di Pfas, all’aria pulita. Si può fare. Vorrei dare di Arzignano una visione diversa, di una città che diventa attrattiva per viverci e crescere. Penso ai bambini, ai giovani, alle scuole in sicurezza, agli impianti sportivi. Vorrei coinvolgere la cittadinanza sulle scelte importanti. Non sono contro ma per costruire qualcosa di bello. Per far funzionare Arzignano sono basilari lavoro, vita salubre e una buona viabilità, a volte bastano buone pratiche senza grandi investimenti. E fare rete. Con una politica di Valle per fare squadra». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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