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I vandali incastrati dalle telecamere

Alcune delle fioriere danneggiate nei giorni scorsi dai tre vandali scoperti con le telecamereI lavori in piazza per la sistemazione del tricolore sul pennone
Alcune delle fioriere danneggiate nei giorni scorsi dai tre vandali scoperti con le telecamereI lavori in piazza per la sistemazione del tricolore sul pennone
Alcune delle fioriere danneggiate nei giorni scorsi dai tre vandali scoperti con le telecamereI lavori in piazza per la sistemazione del tricolore sul pennone
Alcune delle fioriere danneggiate nei giorni scorsi dai tre vandali scoperti con le telecamereI lavori in piazza per la sistemazione del tricolore sul pennone

Sono stati in tre ad entrare in azione, domenica prima dell’alba, mettendo sotto sopra il centro di Arzignano. Già individuati dai carabinieri grazie alle riprese della videocamera di un negozio, installata per sorvegliare alcuni distributori automatici.

Questa è la pista: i vandali delle piazze non erano bulli annoiati, ragazzini della città. Piuttosto giovani uomini che, molto probabilmente dopo aver esagerato con l’alcol, tra le due e le quattro di domenica mattina, hanno rovesciato cestini e fioriere, danneggiato tavolini dei plateatici e divelti cartelli e colonnine in ghisa della segnaletica del centro. Vandalismi scoperti dalla pattuglia della polizia locale che, verso le 7, aveva svolto il giro di controllo.

La visione dei filmati delle telecamere hanno dunque confermato la presenza di almeno tre uomini, con capelli di tipo militare in testa, visibilmente alterati, sorpresi nell’atto di compiere vandalismi all’interno di alcuni plateatici. Gli stessi che molto probabilmente hanno scaricato rabbia anche sugli arredi urbani. Tuttavia ne carabinieri ne polizia locale di Arzignano, ieri, hanno rilasciato comunicazioni in merito. «Sulle indagini, tuttora in corso, sono tenuto a mantenere il più stretto riserbo» ha dichiarato il sindaco, Giorgio Gentilin, che ieri sera si è recato nella caserma dell’Arma per aggiornamenti. Il Comune, infatti, aveva subito presentato denuncia per furto e danneggiamenti. «Ribadisco - aggiunge Gentilin- che devo mantenere il massimo riserbo, ma posso annunciare alla cittadinanza che chiarezza, su questo increscioso episodio è stata fatta. Posso esprimere la soddisfazione per l’efficienza dei carabinieri e della polizia locale che in poche ore hanno già individuato la giusta pista da seguire».

Le uniche indiscrezioni trapelate da ambienti dell’Amministrazione è che si potesse trattare di giovani stranieri, non residenti nell’Ovest Vicentino. Una situazione delicata che a quanto pare ha imposto il riserbo delle forze dell’ordine. Soprattutto visto che ad essere stata presa di mira dai vandali è stata anche la bandiera italiana issata sul pennone di piazza Marconi. Il cavetto in acciaio del tricolore era stato tagliato e la bandiera scomparsa fino a ieri, quando è stata restituita al sindaco. «Rubare la bandiera italiana è un atto di vilipendio e di viltà - ha detto fin da subito il primo cittadino -. Ormai non c'è più rispetto nemmeno per i simboli». «Chi ha compiuto questi atti forse era reduce dai festeggiamenti per San Patrizio - il commento di Gentilin -. Sono incivili, dovrebbero vergognarsi. Ma dir loro di farlo credo sia fiato sprecato».

Da una prima ricostruzione dell'accaduto i fatti dovrebbero essere avvenuti tra le 2.30 e le 4.30, perché gli esercenti dei locali pubblici hanno riferito alla polizia locale che fino alle due in centro la situazione era tranquilla. La pattuglia degli agenti ha scoperto solo più tardi le fioriere rovesciate davanti ad alcuni negozi, i motorini a terra in piazza Valmaden, i vasi di fiori presi di mira in via monsignor Rizzetti e i cestini davanti alla biblioteca civica. Così come hanno trovata gettata a terra la segnaletica davanti ai negozi e ai bar di corso Mazzini, e danneggiati i tavolini del plateatico del bar del Grifo in piazza Libertà e della pasticceria Sammartin di via Grifo.

Luisa Dissegna

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