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I baby vandali traditi dalle scarpe

Uno degli estintori usato dai vandali e alcune delle impronte lasciate nei garageL’incursione è avvenuta in uno dei condomini del centro. NICOLI
Uno degli estintori usato dai vandali e alcune delle impronte lasciate nei garageL’incursione è avvenuta in uno dei condomini del centro. NICOLI
Uno degli estintori usato dai vandali e alcune delle impronte lasciate nei garageL’incursione è avvenuta in uno dei condomini del centro. NICOLI
Uno degli estintori usato dai vandali e alcune delle impronte lasciate nei garageL’incursione è avvenuta in uno dei condomini del centro. NICOLI

Ancora atti vandalici ad Arzignano. Dopo nuovi episodi di degrado nel retro municipio nei fine settimana e i danni ai locali della parrocchia di San Bortolo, ad essere colpito è stato l’interrato di un condominio in centro tra piazza Marconi e corso Mazzini. Ma stavolta la polizia locale è riuscita velocemente a chiudere il cerchio e individuare i responsabili, traditi dalle impronte delle scarpe lasciate sul posto. Si tratta di quattro minorenni, età media 15 anni, tutti con cittadinanza italiana, tre con origini straniere: due indiani e un bengalese. Tutti segnalati dalla polizia locale di Arzignano al Tribunale dei minori di Venezia per violazione di domicilio e imbrattamento di cose altrui. L’INCURSIONE. È stato un cittadino giovedì verso le 11 ad informare il comando che dall’interrato del condominio “Marconi 1”, in centro, usciva dalle grate sulla strada una notevole quantità di polvere bianca. Gli agenti della polizia locale hanno così verificato che sotto, nei garage, erano stati commessi alcuni atti vandalici: qualcuno aveva usato cinque estintori per spruzzare contro i muri e sul pavimento la polvere degli attrezzi antincendio, danneggiando una serie di garage. Le prime testimonianze parlavano di un gruppo di giovani con abiti di colore scuro, probabilmente di origine straniera, come possibili autori, e il controllo in zona ha consentito di rintracciare tre minorenni i cui vestiti e lo zaino corrispondevano. A tradire i giovani le impronte delle scarpe lasciate nell’interrato, rese ben visibili proprio dalla polvere degli estintori sparsa in giro. Gli ulteriori accertamenti hanno confermato che le impronte coincidevano perfettamente con le calzature indossate da due tre dei minorenni e le indagini di polizia giudiziaria hanno poi ricostruito il quadro generale, individuando i quattro responsabili, convocati in comando con le famiglie. REAZIONI. «Si tratta di un atto vandalico gratuito, commesso a pochi giorni da San Bortolo - dice il sindaco Giorgio Gentilin - e non ho alcuna intenzione di tollerare la formazione, nel nostro territorio, di gang di minorenni che pensano di ammazzare il tempo facendo danni. Da parte nostra ci sarà massima attenzione e chiediamo anche la collaborazione di famiglie ed educatori e dei cittadini nel segnalare situazioni analoghe. Mi complimento con la polizia locale per la celerità nell’individuazione dei responsabili, fondamentale poi nelle indagini proprio la collaborazione di un cittadino». STRATEGIE. «È importante che i giovani in questi casi si rendano conto che certe ragazzate hanno delle conseguenze serie - spiega il consulente educativo Marco Maggi - ma poi si deve pensare al recupero, ovvero devono essere messi alla prova ripagando in un certo modo con azioni a favore della collettività. Attenzione al buonismo, perché capire le loro storie e il loro disagio non significa giustificare. Nell’adolescenza si tende a cercare la trasgressione, ma i ragazzi vanno aiutati a rivolgere questa ricerca in qualcosa di propositivo. Non serve solo il piano sanzionatorio, ma anche la presa d’atto delle conseguenze e un lavoro di recupero. Bisogna investire su di loro con un percorso di accompagnamento». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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