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Ha danneggiato 20 auto
Ricoverato in psichiatria

L’immigrato dopo aver spaccato un parabrezza in via Trento
L’immigrato dopo aver spaccato un parabrezza in via Trento
L’immigrato dopo aver spaccato un parabrezza in via Trento
L’immigrato dopo aver spaccato un parabrezza in via Trento

«Nonno, nonno. C’è un signore di colore che sta rompendo le macchine». È stata la nipotina di 11 anni del sindaco Giorgio Gentilin, in auto con lui, tra le prime ad accorgersi di quanto stava accadendo.

E a consentire così che il primo cittadino fosse tra i primi a chiamare gli agenti. Erano passate da poco le 13 di venerdì quando il sindaco Gentilin, dopo essere andato a prendere a scuola la nipote, stava transitando in auto su via Fiume. Dove A.F.B., il 26enne originario del Burkina Faso, aveva iniziato da poco, in preda ad un raptus, a sfondare parabrezza e finestrini delle auto parcheggiate. «Se n’è accorta subito la bambina – racconta Gentilin –: a casa poi abbiamo dovuto tranquillizzarla, perché era piuttosto scossa. Ho subito allertato la polizia locale».

Le ricerche dell'uomo, che oltre alla polizia locale hanno coinvolto carabinieri, guardia di finanza e forestale, sono proseguite per diverse ore. Una collaborazione preziosa che ha portato a fermare l’immigrato nelle vicinanze del parco dell’ospedale verso le 18.

Le ricerche non sono state facili, perché arrivavano tante e diverse segnalazioni, alcune considerate attendibili dalla zona industriale di Arzignano e da Trissino, che hanno portato uomini e pattuglie a spostarsi fuori città. «Spero che ora si provveda all’espulsione – conclude Gentilin – e verificherò se il comune possa intervenire per i danni subiti dai cittadini. Anche se non credo sia possibile».

Intanto l’uomo, che ha provocato il panico in città, si trova ricoverato in psichiatria all’ospedale di Montecchio in fase di valutazione, dopo essere stato sottoposto a Tso, trattamento sanitario obbligatorio, mentre è al vaglio la regolarità del suo permesso di soggiorno. Il 24enne del Burkina Faso è comunque persona nota alle forze dell’ordine: in passato era già stato arrestato dai carabinieri di Arzignano per resistenza a pubblico ufficiale. Ed era già stato portato in pronto soccorso ad Arzignano un paio di volte per problemi comportamentali. Attualmente risulta senza fissa dimora. Venerdì, durante le ricerche, la polizia locale aveva effettuato un sopralluogo anche all’ultimo domicilio indicato oltre un anno fa dall’uomo, in via Bolzano, senza però trovare riscontri. È possibile comunque che avesse un riferimento in città, visto che è stato fermato con abiti diversi da quelli della foto di segnalazione. Sono oltre una ventina comunque le auto danneggiate. Si parla di almeno 500-600 euro di danni per ogni veicolo. Una decina le denunce presentate ai carabinieri di Arzignano. Tra i danneggiati ci sono anche cittadini di Chiampo e Vicenza.

Luisa Nicoli

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