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Zermeghedo

Ex imprenditore
e poi clochard
investito dall'auto

Luigi Dal Maso è stato travolto mentre era in bici
Luigi Dal Maso è stato travolto mentre era in bici
Luigi Dal Maso è stato travolto mentre era in bici
Luigi Dal Maso è stato travolto mentre era in bici

ZERMEGHEDO. Luigi Dal Maso, 77 anni, notissimo a Chiampo e dintorni con il soprannome di Conte Fiocchi, è morto ieri sera in un incidente stradale accaduto lungo la strada provinciale Valchiampo, nel tratto che attraversa il territorio comunale di Zermeghedo. Poco dopo le 21.30 Dal Maso, che si stava dirigendo in sella alla sua bici verso Arzignano, è stato tamponato da una Mini condotta da una giovane della zona. Il corpo dell'anziano ha sfondato il parabrezza dell'auto ed è stato scagliato a molti metri di distanza. Inutili i tentativi di rianimazione da parte del personale del Suem 118. I rilievi sono stati condotti dalla polizia locale del consorzio Vicenza Ovest, il traffico è stato regolato dai carabinieri della compagnia di Valdagno. 

La notizia della tragica scomparsa del conte Fiocchi è dilagata in poche ore in vallata. Se ne va una figura leggendaria che ha segnato le pagine della storia paesana. “L’ultima leggenda della Valchiampo” lo ha definito in queste ore la gente, che ha riversato tutta la vicinanza con interventi di cordoglio sui social.

Dal Maso  era nato a Pugnello di Arzignano. Chiampese di adozione, un tempo un facoltoso imprenditore del settore della concia. Amava la bella vita, gli agi, il lusso. Ha viaggiato in tutta Europa seguendo gli appetiti della moda e delle agiatezze. Un personaggio estroverso, particolare, originale e unico.

Dal Maso nel tempo è rimasto in miseria, ma la sua fama non è scemata, così come il suo temperamento, la sua allegria e le sue stravaganze. Viveva da clochard lungo il torrente, nella zona sud del paese, dopo la Pieve, attorniato da animali. Il suo mezzo di trasporto, l’inseparabile bicicletta, con cui si spostava in paese e lungo la vallata. Bicicletta che gli è stata fatale. Più volte il Comune aveva proposto a Dal Maso soluzioni di vita più dignitose, ma aveva sempre rifiutato ogni aiuto.

Amato dalla gente, rispettato nella sua scelta di libertà. «Spirito libero, indomito, talvolta cocciuto nel perseverare nelle sue radicali abitudini – ha commentato il sindaco di Chiampo Matteo Macilotti-. È diventato nel tempo un pezzo di storia». 

M.C. e M.P.

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