Dare una casa alle famiglie che hanno perso tutto. Dopo il devastante terremoto in Centro Italia. Un appello di solidarietà a cui ha risposto anche l’associazione Tris Car Club di Arzignano, che gestisce il kartodromo “Città della Speranza”.
Un primo modulo abitativo è già stato consegnato una decina di giorni fa a San Tommaso di Amatrice, comune in provincia di Rieti di circa 2600 abitanti, a una famiglia di allevatori, genitori e due figli adulti: abitavano a Saletto e dopo il terremoto vivevano in tenda e in auto per non abbandonare bestiame e azienda agricola fortemente danneggiata. Si tratta di un’unità mobile di proprietà del Comune di Arzignano, di 15 metri quadrati, che per due anni era stata concessa a una famiglia di Mirandola, in provincia di Modena, dopo il terremoto in Emilia del 2012, e poi era tornata in città.
«In accordo con l’Amministrazione comunale – spiega il presidente del Tris Car Club Stefano Asola – abbiamo deciso di destinarlo a una famiglia di Amatrice, che ci è stata segnalata dal sindaco. Così lo abbiamo sistemato, con il rinnovo delle pareti interne, il ripristino della pavimentazione, l’installazione di nuova pompa di calore e scaldabagno, per renderlo più accogliente possibile. Tutto volontariato, abbiamo speso poco più di mille euro: tappezziere, fabbro e altri artigiani hanno lavorato gratis. Poi risolte le questione burocratiche, grazie ad un amico camionista, il modulo abitativo è stato consegnato. In uso gratuito per due anni. Come da convenzione con il Comune. Così abbiamo risolto una piccola emergenza, anche se la situazione ad Amatrice è veramente difficile».
Il Tris Car Club quindi, che avrebbe voluto aiutare anche una famiglia di agricoltori con tre bambini piccoli, ha lanciato una nuova raccolta fondi. Per acquistare una casetta a moduli prefabbricati di 45 metri quadrati. All’appello del presidente Asola hanno risposto in molti e l’iniziativa ha portato nelle casse dell’associazione oltre 20mila euro. La casetta, costo 15mila euro, è già stata ordinata e andrà ad un’altra famiglia che aspetta da tempo una sistemazione abitativa più stabile di un’auto o una tenda.
«Nei prossimi giorni ci sarà ad Amatrice un incontro con i rappresentanti di protezione civile, Regione e Comune – continua Asola – saranno loro a valutare la famiglia destinataria. Io poi andrò personalmente a gennaio, a certificare la consegna e a far visita agli allevatori che hanno ricevuto il modulo abitativo del Comune. Inoltre quanto rimasto dalla raccolta fondi verrà destinato ad un intervento di sostegno per una scuola materna o elementare o comunque per un progetto rivolto ai bambini. Perché rappresentano il futuro per un territorio che deve rinascere».