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Donate 2 farmacie ai paesi del sisma

Lorella e Maria Cristina Peretti hanno visitato le due farmacie allestite nei container. L.N.La distruzione causata dal terremoto nell’Italia centrale.  ARCHIVIO
Lorella e Maria Cristina Peretti hanno visitato le due farmacie allestite nei container. L.N.La distruzione causata dal terremoto nell’Italia centrale. ARCHIVIO
Lorella e Maria Cristina Peretti hanno visitato le due farmacie allestite nei container. L.N.La distruzione causata dal terremoto nell’Italia centrale.  ARCHIVIO
Lorella e Maria Cristina Peretti hanno visitato le due farmacie allestite nei container. L.N.La distruzione causata dal terremoto nell’Italia centrale. ARCHIVIO

A Pievebovigliana e Fiastra, due piccoli comuni delle Marche duramente colpiti dal terremoto, ad un anno dal sisma sono operativa nuovamente le farmacie, collocate in strutture mobile tipo container. E questo grazie al ponte di solidarietà lanciato dalla “Fondazione Graziano Peretti” di Arzignano che, prima con la raccolta fondi in occasione dell’omonimo memorial di calcio giovanile e poi con un’ulteriore donazione, ha messo a disposizione di Federfarma Marche 14 mila euro per ripristinare il servizio farmaceutico in due paesi danneggiati dall’evento sismico della scorsa estate, che aveva privato i comuni anche di alcuni servizi fondamentali.

Lorella e Maria Cristina Peretti della Fondazione arzignanese, accompagnate dal presidente di Federfarma Marche Pasquale d’Avella, hanno finanziato il progetto e visitato personalmente Fiastra e Pievebovigliana, per verificare l’avvenuto allestimento delle due farmacie.

«Si tratta di zone in cui molte case sono chiuse, danneggiate, e comunque non utilizzabili in paesi che rientrano nella cosiddetta zona rossa - spiega Lorella Peretti - L’impressione è di un territorio sospeso. C’è un silenzio significativo, come se qualcosa si fosse fermato. Ma nelle persone abbiamo visto tanta voglia di ricominciare, di ripartire. I comuni stanno cercando piano piano di riavviare attività e servizi e attivare le farmacie, non più agibili, era un passo importante per fornire un punto di riferimento per chi ancora ci vive e soprattutto nella speranza che i residenti, che stanno aspettando le case, possano ritornare. Ci è voluto qualche mese ma ci siamo riusciti».

A Pievebovigliana sono stati sfollati 600 su 900 abitantiContinua Peretti: «Ma i problemi, a distanza di tempo, ancora ci sono perché, come ci hanno spiegato, la burocrazia sta rallentando. Noi abbiamo voluto portare in questi due comuni un aiuto concreto, perché si sta provando a farli ripartire e servono i servizi. Così, oltre ai seimila euro raccolti in occasione del Memorial Peretti lo scorso anno e messi a disposizione della Regione Veneto, ne abbiamo aggiunti altri ottomila, per un totale di 14 mila, per dotare Fiastra e Pievebovigliana della farmacie. Con l’idea comunque di avviare un altro progetto, da lanciare e finanziare con il prossimo torneo, per aiutare ulteriormente le zone colpite». Progetto ancora in fase di definizione. «Vogliamo che sia comunque qualcosa di concreto. A Fiastra è stato aperto anche un piccolo market, - continua Lorella Peretti - a Pievebovigliana c’è un bar praticamente su una tenda, e adesso, oltre alla farmacia, stanno provando anche con un market a rilanciare il centro del paese. Sono comunque tutti container. Chi ha un negozio o comunque una piccola attività cerca di andare avanti, di giorno vengono in paese e poi tornano a dormire sulla costa, perché le case ancora non ci sono. Qualcuno si è rimboccato le maniche e rimesso a posto l’abitazione, ma per questioni burocratiche ancora non può entrarci. Hanno il timore di essere abbandonati. Serve un sostegno costante a queste popolazioni, che non si sono sedute ma si sono date subito da fare. La preoccupazione delle amministrazioni comunali però è che la gente non torni più a viverci. Lì c’è ancora bisogno dell’aiuto di tutti».

Luisa Nicoli

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