Si è svolta in maniera serena e pacifica, ma decisamente molto partecipata, un migliaio i cittadini presenti tra cui diversi stranieri, la manifestazione organizzata giovedì sera dal comitato “No profughi ad Arzignano” per esprimere assoluta contrarietà all’ipotesi della Prefettura di allestire un campo per i migranti in città, a S. Bortolo, nell’area demaniale dismessa ex tiro a segno. Due grandi striscioni “Giù le mani ad Arzignano” e “No campi profughi in questa città” hanno accompagnato il corteo, sotto lo stretto controllo delle forze dell’ordine, partito dal parcheggio Destra Chiampo per arrivare nella piazza del municipio. Nessun coro e nessuna bandiera politica ma solo la condivisione di una presa di posizione forte e decisa contro un campo profughi. “Un corteo lontano da logiche razziste – ha detto il portavoce del comitato Daniele Beschin – dettato esclusivamente dal buonsenso di una cittadinanza, italiana e straniera, che si rende conto che l'arrivo di presunti profughi metterebbe a rischio l'intero tessuto economico e sociale della vallata e quel processo di integrazione e pacifica convivenza che abbiamo costruito negli anni con le comunità straniere che oggi vivono in città. Abbiamo il diritto di dire no a decisioni che potrebbero sconvolgere per sempre l'assetto di Arzignano e difenderemo centimetro su centimetro ogni quartiere cittadino, in maniera composta ma con grande fermezza, pronti ad alzare le barricate se necessario. Nel rispetto che abbiamo per i nostri padri, per la nostra comunità italiana e straniera, e perchè vogliamo consegnare ai nostri figli una città più solidale, nella libertà e nella sicurezza”. Luisa Nicoli