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«Consigli anche al bar
ma qui serve il pediatra»

Il farmacista Mattia Neri, arrivato 8 anni fa. ZORDANIl centro di Nogarole, poche anime e tanta intraprendenza
Il farmacista Mattia Neri, arrivato 8 anni fa. ZORDANIl centro di Nogarole, poche anime e tanta intraprendenza
Il farmacista Mattia Neri, arrivato 8 anni fa. ZORDANIl centro di Nogarole, poche anime e tanta intraprendenza
Il farmacista Mattia Neri, arrivato 8 anni fa. ZORDANIl centro di Nogarole, poche anime e tanta intraprendenza

Nogarole non raggiunge i 1.200 residenti ma offre parecchio ai propri abitanti come testimonia la costante crescita della popolazione. La scuola elementare, con mensa nei due ristoranti del paese, le Lim (Lavagne interattive) presenti in ogni classe e un’aula computer con 18 postazioni, è un gioiellino. Non mancano le strutte sul fronte dell’offerta sportiva: c’è il campo da calcio, il Palanogarole.

Ufficio postale, ambulatorio medico del dottor Carlo Pellicciari e la farmacia sono condensati in un unico edificio, in via dello Sport.

La farmacia Sant’Antonio di Nogarole da otto anni è gestita dal dottor Mattia Neri, originario della provincia di Latina, trasferitosi nel Vicentino dopo vent’anni di lavoro da dipendente e tredici concorsi superati con il massimo punteggio «per essere autonomo». E a Nogarole se lo tengono stretto, sia per la competenza, sia perché è diventato una figura di riferimento per le comunità: a lui gli abitanti si rivolgono non solo per acquistare i medicinali prescritti dal medico.

«Rispondiamo ad ogni necessità in caso di urgenze, e non è raro – racconta il farmacista - che il mio campanello suoni anche fuori dall’orario di apertura. I consigli si danno anche al bar, mentre si beve un caffè».

Ed essendo a stretto contatto con la gente, il dottor Neri ne raccoglie anche le esigenze.

«Qui abitano un centinaio di bambini – prosegue il farmacista – e si sente la mancanza di un pediatra. Per portare un figlio ad una visita bisogna scendere a Chiampo o ad Arzignano e nella stagione invernale, quando nevica o c’è ghiaccio, la cosa è ancor più problematica. Anche la parte di popolazione anziana avrebbe bisogno di poter rivolgersi ad un geriatra senza dover prendere la macchina. Riuscire a portare degli specialisti periodicamente in paese, anche solo una o due volte al mese, sarebbe un grande traguardo».

Lo spirito di iniziativa agli abitanti di Nogarole non manca. Sono riusciti ad ottenere la presenza settimanale, ogni mercoledì, di un’infermiera dell’Utap di Chiampo, che sale per eseguire i prelievi di sangue nell’ambulatorio del medico di famiglia di via dello Sport. E grazie all’intraprendenza delle locali associazioni (donatori di sangue, donatori di organi e donatori midollo) e all’aiuto dell’amministrazione comunale «due volte all’anno – come sottolinea il presidente dell’associazione donatori di sangue, Sergio Negro Marcegaglia – è programmata una giornata in cui tutti hanno la possibilità di sottoporsi al controllo della glicemia e della pressione. Inoltre periodicamente vengono organizzati incontri informativi in ambito sanitario e sociale. L’ultimo era incentrato sulle dipendenze».

L’idea di portare medici specialisti a Nogarole non dispiace al sindaco Romina Bauce. «Gli spazi da mettere a disposizione per questo progetto ci sono. Abbiamo un locale proprio accanto all’ambulatorio del medico di base che potrebbe essere sistemato allo scopo. Proverò a parlarne con l’Ulss».

Giorgio Zordan

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