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Concia sostenibile
I futuri manager
nascono al Galilei

I futuri corsisti e i rappresentanti di categorie economiche e istituzioni ieri al Galilei. FOTO MASSIGNAN
I futuri corsisti e i rappresentanti di categorie economiche e istituzioni ieri al Galilei. FOTO MASSIGNAN
I futuri corsisti e i rappresentanti di categorie economiche e istituzioni ieri al Galilei. FOTO MASSIGNAN
I futuri corsisti e i rappresentanti di categorie economiche e istituzioni ieri al Galilei. FOTO MASSIGNAN

Questione di giorni. Poi i 24 studenti del primo Its di specializzazione della chimica e della tecnologia del cuoio saranno sui banchi dell’istituto Galilei di Arzignano per iniziare il percorso. Un politecnico, corso biennale, sorto grazie all’accordo sottoscritto tra Distretto della pelle, Stazione sperimentale industria delle pelli, istituto Galilei e fondazione Cosmo con il sostegno della Regione.

LA SQUADRA. Un accordo che ha coinvolto in primis in mondo imprenditoriale. Che, come annunciato dal presidente della sezione concia di Confindustria Vicenza Bernardo Finco, ha deciso di sostenere il costo di iscrizione di 500 euro per tutti gli studenti, per complessivi 12mila euro. «Sarà a carico di Associazione industriali, Unic e alcuni imprenditori - precisa - ma i ragazzi dovranno dimostrare impegno e frequenza». Ieri per l’inaugurazione del corso di “Green Leather Manager”, che formerà tecnici altamente specializzati in progettazione, trasformazione e innovazione della pelle all’insegna di una concia sostenibile, tutte le parti coinvolte si sono ritrovate al Galilei. Il corso, 2000 ore di cui 1200 in classe e 800 in stage aziendale, fa riferimento ad un distretto della concia «che conta - ha ricordato il professore Enrico Marchetto - 875 aziende, oltre 11mila occupati e un fatturato stimato nel 2017 di 8 miliardi di euro, di cui oltre 3 miliardi in esportazioni».

LA SVOLTA. «È un momento epocale - ha detto il dirigente scolastico del Galilei Carlo Alberto Formaggio - questo istituto nacque nel 1960, fortemente voluto dalla concia che stava diventando un impero economico, e ora parte con un corso di specializzazione per preparare tecnici specializzati». «Lo abbiamo immaginato e realizzato - ha detto l’assessore regionale alla formazione Elena Donazzan - questa Valle nella concia è leader mondiale come dimostrano i numeri di Unioncamere Veneto e per fare la differenza serve il capitale umano. Ci abbiamo creduto dall’inizio. Qui per primi siamo partiti con l’alternanza scuola lavoro e nella speciale classifica dei migliori 10 Its in Italia il Veneto ne vanta ben 4. Anche questa filiera avrà risultati straordinari». Dalla Regione è arrivato il finanziamento di 122 mila euro, dalla Stazione Sperimentale di 400 mila per i macchinari. Una soddisfazione per Roberto Gigliotti, direttore della Fondazione Cosmo. «Un’eccellenza», ha ricordato il sindaco Giorgio Gentilin. «Un investimento per ragazzi e imprese» ha detto Paolo Gurisatti, presidente della Stazione Sperimentale sottolineando il contributo dei tecnici dell’Aicc e degli imprenditori formatori che faranno lezione agli studenti.

IL SETTORE. Soddisfazione anche dal mondo industriale. «Avevamo bisogno di chimici della concia» aggiunge Santo Mastrotto. «E soprattutto di persone che hanno voglia di lavorare - precisa il vicepresidente di Unic Rino Mastrotto - i ragazzi devono approfittare di questo momento storico, della grande disponibilità delle aziende». «Speriamo di riuscire a portare ancora più cultura - conclude il cav. Giancarlo Dani, amministratore delegato di Dani spa – c’è bisogno di tecnici attualizzati e un politecnico legato alle attività produttive del territorio è un grande passo in avanti».

Luisa Nicoli

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